Quando si fa un’escursione in luoghi come foreste e boschi molto grandi e fitti, è possibile dopo un po’ perdere il giusto tragitto e perdersi, senza ritrovare la strada per uscire, con possibili pericoli specialmente se si avvicina la notte. Un trio di ricercatori della Johannes Kepler University ha utilizzato l’intelligenza artificiale per migliorare le ricerche con termocamere di persone che si trovano in questa situazione. Nel loro articolo, pubblicato sulla rivista Nature Machine Intelligence, descrivono come hanno applicato una rete di apprendimento automatico per migliorare la ricerca, con risultati positivi.
La soluzione sviluppata dal team prevedeva l’utilizzo di un’applicazione AI per elaborare più immagini di una determinata area. Ciò consente a diversi telescopi di operare come un unico grande telescopio. Allo stesso modo, l’applicazione AI che hanno utilizzato consentiva a più immagini termiche scattate da un elicottero (o drone) di creare un’immagine come se fosse stata catturata da una fotocamera con un obiettivo molto più grande.
Dopo l’elaborazione, le immagini prodotte avevano una profondità di campo molto più elevata, riuscendo a distinguere le persone. Per addestrare il sistema di intelligenza artificiale, i ricercatori hanno dovuto creare il proprio database di immagini. Hanno usato i droni per scattare foto di volontari a terra in un’ampia varietà di posizioni.
I risultati sono stati molto positivi ed hanno evidenziato come questo strumento di intelligenza artificiale possa rappresentare una vera e propria novità per i ricercatori di dispersi, non solo in foreste e boschi, ma anche in altri luoghi di difficile rintracciamento.
Foto di Gerd Altmann da Pixabay
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