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E il re della pista da ballo cosmica della Via Lattea era… un buco nero

Il telescopio spaziale James Webb ha recentemente rilevato un fenomeno straordinario nel cuore della nostra galassia: il buco nero supermassiccio Sagittarius A* (Sgr A*) ha mostrato lampi di luce intensa, dando origine a uno spettacolo cosmico senza precedenti. Secondo gli esperti, queste emissioni sarebbero dovute all’attività del disco di accrescimento, una struttura di gas e polvere che orbita attorno al buco nero.

Un’attività continua e imprevedibile

Gli scienziati hanno osservato Sgr A* per 48 ore distribuite nell’arco di un anno, utilizzando due diverse lunghezze d’onda. Farhad Yusef-Zadeh, professore di astronomia alla Northwestern University, ha descritto l’attività del buco nero come un fenomeno in costante evoluzione:

“Nei nostri dati abbiamo visto una luminosità in continuo cambiamento e ribollimento. E poi boom! All’improvviso apparve un grande lampo di luminosità, seguito da una fase di calma. Ogni volta che osservavamo Sgr A* vedevamo qualcosa di nuovo.”

Un buco nero fuori dal comune

Sebbene i brillamenti siano un fenomeno comune nei buchi neri supermassicci, l’attività di Sagittarius A* sembra particolarmente unica. Secondo gli esperti, il buco nero della nostra galassia non raggiunge mai uno stato stabile e mostra variazioni continue nella sua luminosità e nell’intensità dei brillamenti.

Tuan Do, professore di fisica, ha sottolineato l’importanza di collegare queste osservazioni con altri dati disponibili:

“Il prossimo grande passo sarà cercare di integrare queste diverse fonti di dati per ottenere un quadro più completo della fisica dell’ambiente attorno a Sgr A*.”

Un mistero ancora da risolvere

Alcuni astronomi ritengono che i lampi più intensi potrebbero essere stati causati dall’inghiottimento di un pianeta da parte del buco nero. Mark Morris, esperto di astronomia a raggi X, ha ipotizzato che negli ultimi cento anni Sgr A* possa aver assorbito almeno un corpo celeste, generando enormi esplosioni di energia.

“Gli astronomi a raggi X vedono prove di brillamenti con intensità da 10.000 a 100.000 volte superiori a quelli osservati nell’ultimo quarto di secolo.”

Questi eventi potrebbero avere un impatto significativo sull’evoluzione della nostra galassia, influenzando la formazione stellare su larga scala.

L’osservazione di Sagittarius A* rappresenta un passo avanti fondamentale nella comprensione dei buchi neri supermassicci e della loro influenza sulle galassie ospiti. Con nuove tecnologie e osservazioni future, gli scienziati sperano di svelare ulteriori dettagli su questo affascinante fenomeno cosmico.

Foto di NASA Hubble Space Telescope su Unsplash

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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