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In fuga dai social: quando la scelta di disconnettersi diventa una forma di resistenza digitale

Negli ultimi anni, abbiamo assistito ad una crescente consapevolezza dell’impatto dei social media sulla nostra vita quotidiana, la nostra salute mentale e la nostra privacy. In risposta, molti stanno scegliendo di abbandonare le piattaforme social e riscoprire il valore del mondo offline.

Non sarà un caso, dunque, che si siano incontrati membri del “Luddite Club”, un gruppo di giovani che si sono uniti per condividere l’idea che il progresso tecnologico non debba necessariamente significare la perdita dei valori umani e della connessione umana. I membri del club hanno scelto di abbandonare i social media e di dedicarsi a nuove attività, come la lettura, il disegno e il giardinaggio.

Questo fenomeno potrebbe essere visto come una sorta di ritorno ai valori tradizionali, in cui la connessione umana e il contatto con la natura erano elementi fondamentali della vita quotidiana. Molti giovani di oggi si sentono sopraffatti dalla pressione dei social media e dalla costante necessità di restare connessi con il mondo digitale, e cercano un modo per scollegarsi e riscoprire la vita al di fuori delle piattaforme social.

Tuttavia, non tutti sono d’accordo con questa scelta. Alcuni sostengono che abbandonare i social media significhi perdere opportunità importanti di connessione e comunicazione, sia a livello personale che professionale. Inoltre, c’è il rischio che gli individui che scelgono di abbandonare i social media possano sentirsi isolati e tagliati fuori dal mondo digitale.

In ogni caso, è importante ricordare che la scelta di utilizzare o meno i social media è una decisione personale e che non esiste un modo giusto o sbagliato di farlo. Ciò che conta è la consapevolezza dell’impatto dei social media sulla nostra vita e la nostra capacità di gestirli in modo sano e positivo. Se si sceglie di utilizzare i social media, è importante farlo in modo responsabile e consapevole, limitando il tempo trascorso online e cercando di creare connessioni significative con gli altri.

In ogni caso, i membri del “Luddite Club” ci ricordano che c’è molto di valore nella vita al di fuori dei social media, e che possiamo trarre grande soddisfazione e felicità da attività semplici come leggere un libro, disegnare o fare una passeggiata all’aria aperta. Non dobbiamo dimenticare l’importanza di coltivare la nostra vita offline, in modo da mantenere il nostro equilibrio e la nostra felicità nel mondo digitale sempre più complesso in cui viviamo.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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