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Malattia X: cos’è il nuovo virus che potrebbe portare ad una nuova pandemia?

Gli scienziati l’hanno denominato malattia X, ossia il nuovo virus che potrebbe portare ad una nuova pandemia ancora più grave di quella del Covid-19. L’Oms è già a lavoro per non farsi trovare impreparata, visto che è ancora tutto molto incerto e l’unica cosa certa è l’avvenire della pandemia. Tuttavia non si sa quando questo avvenga e ne con quale tipo di virus possa svilupparsi e proprio per questo gli esperti tengono sotto controllo i virus in circolazione. Le pandemie sono eventi globali di malattia che colpiscono un vasto numero di persone in diverse parti del mondo.

Sono spesso causate da nuovi ceppi di agenti patogeni che possono diffondersi rapidamente attraverso le popolazioni umane. Esistono diverse condizioni che possono favorire l’emergere e la diffusione di una pandemia, dalle caratteristiche biologiche degli agenti patogeni alle dinamiche sociali ed economiche delle comunità coinvolte. La capacità di un agente patogeno di mutare e di adattarsi a nuovi ospiti è una delle condizioni fondamentali che favoriscono le pandemie. I virus, ad esempio, possono subire mutazioni che cambiano le loro caratteristiche e rendono difficile per il sistema immunitario umano riconoscerli. Questo può consentire loro di evitare le difese naturali del corpo e diffondersi più facilmente.

 

Malattia X, il nuovo virus che potrebbe portare ad una pandemia

L’interconnessione globale attraverso viaggi e scambi commerciali può accelerare la diffusione di un agente patogeno. Con milioni di persone che si spostano attraverso continenti ogni giorno, la possibilità di trasportare l’agente patogeno in diverse parti del mondo è sempre presente. Le aree con una densità di popolazione elevata, come le città metropolitane, possono essere particolarmente vulnerabili alle pandemie. La vicinanza fisica e l’interazione frequente tra le persone creano condizioni ideali per la diffusione rapida di agenti patogeni. Secondo gli esperti la malattia X potrebbe avere un tasso di mortalità superiore al Covid e più vicino al 67% registrato da Ebola, mentre la capacità di diffusione potrebbe essere simile a quella del morbillo.

La possibile stima riguardo ai decessi potrebbe essere molto simile a quella dell’influenza spagnola, con 50 milioni di morti al mondo. Questi dati ci portano a pensare che con il Covid siamo stati fortunati, nonostante le migliaia di perdite, in quanto molte persone sono riuscite a sopravvivere. Dobbiamo fare i primi passi per affrontare la prossima pandemia in questo e questo implica mettere soldi sul tavolo. Eppure, ci sono pochissime prove che siamo disposti a spendere qualcosa di lontanamente paragonabile per proteggerci dai virus reali. Per questo è fondamentale giocare d’anticipo, studiando nuovi vaccini per i virus in circolazione, così che siano pronti prima dell’arrivo della malattia X e da scongiurarne la diffusione di massa.

Non solo i virus noti sono davvero molti, gli esperti parlano di 25 famiglie di virus ognuna delle quali raggruppa migliaia di agenti patogeni, ma si presume l’esistenza di altri milioni di virus che ancora non sono stati scoperti e identificati dagli scienziati. Di fatto, ognuno di questi virus ha le potenzialità per scatenare la malattia X, ossia quella che cagionerà l’epidemia globale.

Foto di Darko Stojanovic da Pixabay

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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