Questa storia potrebbe indurre i più piccoli a mangiare le loro verdure senza discutere. Un adolescente britannico è diventato cieco e parzialmente sordo dopo aver mangiato null’altro che patatine in busta, salsicce, patatine fritte e pane negli ultimi dieci anni. Il diciassettenne aveva visitato un medico tre anni prima, lamentandosi di una persistente sensazione di affaticamento. I test rilevarono che il ragazzo era anemico e che aveva bassi livelli di vitamina B12, ma il suo indice di massa corporea era normale, motivo per cui i medici non sospettarono alcun problema nutrizionale più serio.
A 15 anni, tuttavia, la sua vista e il suo udito avevano cominciato a deteriorarsi. A 17 anni ha perso permanente la vista, parte dell’udito e gli è stata diagnosticato un grave deterioramento osseo. Solo ora i ricercatori dell’Università di Bristol hanno esaminato il suo caso e dopo aver escluso fattori come l’indice di massa corporea, la storia clinica familiare, l’assunzione di farmaci o l’uso di droghe e alcol, hanno determinato che la sua dieta povera aveva danneggiato il nervo ottico abbastanza gravemente da causare la cecità.
In effetti, il ragazzo aveva sviluppato una condizione nota come “neuropatia ottica nutrizionale“, che è più comune nei paesi in cui povertà estrema, siccità e guerra hanno portato a fame e malnutrizione diffuse. Ulteriori test hanno determinato che aveva ancora una carenza di vitamina B12, oltre che bassissimi livelli di rame e selenio. Questi nutrienti vitali si trovano in manzo e pollame, pesce, verdure a foglia verde, latticini, uova, noci e semi e altri cibi considerati parte di una dieta sana ed equilibrata.
Dopo avergli chiesto delle sue abitudini alimentari, i medici hanno appreso che mangiava patatine fritte ogni giorno. Consumava giornalmente anche con patatine Pringles, pane bianco, fette di prosciutto lavorate e salsicce da quando era alle elementari, perché non gradiva alimenti diversi. Ciò ha portato i ricercatori a diagnosticargli un “disturbo da assunzione di cibo restrittivo evitante“, o AFRID, che descrive soggetti sensibili al gusto, alla consistenza, all’odore e all’aspetto di determinati tipi di cibo.
Circa due miliardi di persone in tutto il mondo sono affette da carenze nutrizionali. In paesi ad alto reddito come gli Stati Uniti e il Regno Unito, tuttavia, di solito sono causati da problemi intestinali (come la celiachia e la malattia di Crohn), che compromettono l’assorbimento di importanti nutrienti, l’uso di droghe o una dieta povera unita a alcolismo o fumo. I ricercatori hanno avvertito che questo tipo di condizione potrebbe diventare più comune poiché sempre più consumatori scelgono cibo spazzatura piuttosto che cibi più nutrienti; anche l’ascesa del “veganismo” (che elimina dalla dieta pesce, carne, uova e latticini) induce alcune persone a non assumere abbastanza vitamina D o B12.
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