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Marte: fotografato dallo spazio lo scioglimento dei ghiacci del Polo Sud marziano

La gigantesca fotocamera HiRISE (High Resolution Imaging Science Experiment) si trova a bordo del Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) della NASA. Questo veicolo spaziale sta orbitando attorno a Marte e la fotocamera ha scattato delle foto del Pianeta Rosso dall’alto. Alcune di queste immagini sono state pubblicate nel corso di questi ultimi mesi sul sito della HiRISE.

 

La fotocamera HiRISE e le sue straordinari capacità

HiRISE pesa ben 65 kg ed ha un apertura focale di mezzo metro, la più grande mai spedita in una missione spaziale orbitante. È in grado di scattare fotografie di Marte con una risoluzione di 0,3 m per pixel, riuscendo ad individuare e catturare oggetti anche di qualche metro di lunghezza.

 

Le calotta di ghiaccio secco del Polo Sud marziano ed i suoi cambiamenti

Tra le immagini scattate da questa fotocamera vi sono anche delle foto del Polo Sud di Marte e dei suoi depositi ghiacciati. Resti di un deposito precedentemente più esteso, composto da ghiaccio secco che formano il tappo polare del Polo Sud di Marte, che nella stagione fredda è molto più esteso.

Questi depositi sono formati da ghiaccio secco, ovvero anidride carbonica in stato solido. Il ghiaccio perdura anche nelle stagioni calde del Pianeta Rosso, ma sembra cambiare forma continuamente.

Questo avviene perché le zone più esposte ai raggi solari, ovvero quelle che sono più pendenti alla luce solare, si scaldano e quindi sublimano. Nella sublimazione, dovuta alla bassa pressione atmosferica, il ghiaccio secco passa da solido a gas. Questo gas, una volta arrivato in zone più pianeggianti e fresche, condensa nuovamente e forma nuovi strati di ghiaccio solido che sostituiscono quelli vecchi che si sfaldano.

Questo fenomeno spiega perché i “buchi in questo foglio di ghiaccio secco” si stiano allargando, esponendo una superficie più vecchia al di sotto del ghiaccio secco che sublima. Gli scienziati ipotizzano che queste zone più vecchie, lasciate scoperte dallo scioglimento del ghiaccio secco, possano essere costituite da ghiaccio normale, ovvero di acqua.

Questo non significa che le calotte di Marte si stiano sciogliendo, come avviene sulla Terra a causa dei cambiamenti climatici. Su Marte infatti, anche se le pareti delle fosse di ghiaccio si sciolgono, le superfici piane tra le fosse ne accumulano di nuovo. Secondo gli esperti infatti la quantità totale di diossido di carbonio congelato potrebbe anche aumentare.

Valeria Magliani

Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

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