Non troppo tempo si pensa che Marte fosse una landa desolata senza vita e completa priva d’acqua. Che sia senza vita non è una certezza, ma il fatto che non ci sia l’acqua è ormai un tale ricordo. Tra giacimenti di ghiaccio sulla superficie, vicini ai poli proprio come sulla Terra, e laghi sotterranei invisibili ai nostri d’aqua in realtà il pianeta risulta più ospitale, almeno da questo punto di vista.
La suddivisione appena fatta non è causale ovvero acqua al di sotto della superficie e ghiaccio al di sopra, ma una nuova scoperta potrebbe aver cambiato tale binomio. Una ricerca portata avanti da due scienziati, uno dell’Istituto di Geofisica di Austin, Stefano Nerozzi, e un altro del Laboratorio Planetario e Lunare dell’Università dell’Arizona, Jack Holt. Il principale strumento che hanno utilizzato per tale scoperta è un sensore specifico in forze al Mars Reconnaissance Orbiter ovvero lo Shallow Radar.
Secondo i due ricercatori al di sotto dei poli del pianeta rosso si trova acqua allo stato solido e se così fosse la scoperta potrebbe scrivere un capitolo diverso della storia di Marte. Il sensore sopracitato riesce a penetrare 2,4 chilometri di terreno e a circa 1,6 chilometri ha individuato diversi strati di sabbia e ghiaccio. L’ipotesi è che si tratta dei resti di antiche calotte polari.
La spiegazione di formazione speciale di sabbia e ghiaccio è spiegabile tramite un fenomeno del pianeta. Circa ogni 50.000 anni c’è un periodo in cui il pianeta si inclina verso il sole e in questo momento le calotte polari si fondono. Nel momento in cui l’inclinazione torna allo stato originario le calotte si raffreddano e in questo momento la sabbia si insinua coprendo lo strato di ghiaccio.
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