Dal monitoraggio che la sonda orbitante Mars Reconnaissance orbiter (MRO) della NASA, ha effettuato su quasi 500 dune di sabbia su Marte sono stati ricavati un notevole quantitativo di dati che ha permesso il confronto tra il modello di interazione tra dune e vento che c’è sulla Terra e quello che si verifica sul Pianeta Rosso.
L’autore principale dello studio Matthew Chojnacki, dell’Università dell’Arizona, ha dichiarato che “su Marte non c’è abbastanza energia eolica per spostare una notevole quantità di materiale intorno alla superficie. Potrebbero essere necessari due anni su Marte per vedere lo stesso movimento che normalmente si osserverebbe in una sola stagione sulla Terra”.
Per raggiungere questo risultato Chojnacki ed il suo team si sono avvalsi delle immagini della fotocamera ad alta definizione HiRISE, installata a bordo di MRO, in grado di scattare fotografie ad alta risoluzione e molto dettagliate della superficie di Marte. In particolare le immagini utilizzate per questo studio, ritraggono delle dune molto increspate sul Pianeta Rosso.
L’interesse degli scienziati per le dune marziane, risiede nel fatto che rappresentano delle aeree in cui la superficie cambia e viene modificata dal vento del Pianeta Rosso. Si tratta quindi di ottimi siti per lo studio della superficie marziana. Come ha affermato Chojnacki “se la sabbia non si muove, significa che la superficie è semplicemente ferma e fissa li sotto, bombardata da radiazioni ultraviolette e gamma che distruggerebbero molecole complesse e qualsiasi antica forma di vita marziana marziana”.
Confrontando tra di loro immagini scattate da HiRISE a distanza di anni nello stesso luogo, i ricercatori hanno individuato la velocità di movimento e di spostamento delle dune di sabbia di Marte. Dall’analisi comparativa delle immagini è emerso che le dune marziane si muovono molto più lentamente rispetto alle dune di sabbia terrestri. Questo avviene a causa dell’atmosfera di Marte, molto più sottile e rarefatta di quella terrestre. Per questo motivo sul Pianeta Rosso, non si sviluppa una forza eolica sufficiente per spostare velocemente le grandi masse di sabbia delle dune.
Vi sono solo alcuni luoghi in cui il movimento delle dune su Marte sembra essere più veloce. Si tratta del Syrtis Major, delle montagne di Hellespontus e di una regione chiamata Erg del Polo Nord. In questi luoghi particolari, l’inaspettata velocità nel movimento delle dune, potrebbe essere causata da eventi indipendenti alla forza del vento, ovvero l’innalzamento della temperatura ed i movimenti superficiali che si verificano quando due tipi diversi di superfici si scontrano.
Secondo Chojnacki, questi non sono fattori riscontrabili nella geologia della Terra: “sulla Terra, i fattori in gioco sono diversi da quelli presenti su Marte. Ad esempio, l’acqua superficiale del terreno o le piante che crescono nell’area, ritardano il movimento della sabbia delle dune”.
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