L’ESA, con la sua missione ExoMars, ci mostra una foto davvero particolare della superficie di Marte, ricoperta da splendide dune che sembrano delle cicatrici sulla faccia del Pianeta Rosso. L’immagine è stata scattata nella regione del polo nord marziano e mostra dune con forme e caratteristiche particolari, create e scolpite dalle condizioni estreme di Marte.
A catturare l’immagine, il 25 Maggio scorso, è stato l’ExoMars Trace Gas Orbiter (TGO), un progetto nato dalla collaborazione tra l’Agenzia spaziale europea (ESA) e la russa Roscosmos. Scopo di questa missione è quello, come molte altre, di cercare tracce di possibile vita su Marte, ad esempio cercando di individuare tracce di metano nell’atmosfera del Pianeta Rosso.
Grazie alla telecamera stereo ad alta risoluzione e a colori di ExoMars, denominata CaSSIS, è stata scattata questa splendida immagine delle dune marziane, mentre l’orbiter era a lavoro per costruire dei modelli molto accurati della superficie del pianeta.
Proprio come avviene sulla Terra infatti, anche le dune marziane sono create e definite dal vento. La loro forma ci suggerisce quindi la direzione in cui prevalentemente soffia il vento sul Pianeta Rosso.
Studiandole nel corso del tempo, gli scienziati possono quindi definire quali siano le trasformazioni e l’evoluzione delle dune, ricavando importanti informazioni sugli eventi atmosferici e sul trasporto di sedimenti sul pianeta.
Sappiamo che su Marte, durante l’inverno, il sottile strato di anidride carbonica che ricopre la superficie congela ai due poli. Durante la primavera questo ghiaccio sublima, passa cioè dallo stato solido a quello gassoso, senza attraversare la fase liquida. Questo particolare evento da vita a dei fenomeni particolari nelle dune.
Al loro interno infatti lo scioglimento primaverile avviene dal basso verso l’alto ed il gas sublimato rimane intrappolato tra il ghiaccio rimasto e la sabbia. Il risultato è che il ghiaccio si spezza, mentre il gas viene rilasciato in modo violento, trasportando con se la sabbia e formando delle strisce più scure sulla duna.
Nella parte destra della foto sono visibili anche le caratteristiche dune “barchan” con la loro particolare forma a mezzaluna o ad “u.” Il passaggio da questo tipo di dune a dune “barchanoid” indica che anche i venti secondari hanno il loro ruolo nel modellare le dune sull’arido Marte.
Per il momento però, queste immagini sono ciò su cui i ricercatori possono basarsi per formulare le loro ipotesi, almeno fino al prossimo anno, quando l’ESA potrà inviare il suo rover, Rosalind Franklin, ad indagare meglio sulla superficie di Marte. Il lancio di Rosalind avverrà a Luglio 2020 da Baikonur in Kazakistan. IL touchdown sulla superficie di Marte è previsto dopo un viaggio di nove mesi, ovvero a Marzo 2021.
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