News

CERN: Alla ricerca della materia oscura e dei fotoni scuri

La materia oscura rimane uno dei più grandi misteri della scienza. Nonostante gli scienziati siano convinti che costituisca circa l’85% di tutto l’universo, essa non interagisce con la forza elettromagnetica e non riflette o emette luce. Ciò la rende estremamante complessa da individuare, ma gli scienziati del CERN (Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare) stanno lavorando ad una nuova tecnologia per identificarla.

Utilizzando il rilevatore Compact Muon Solenoid, o CMS, il più grande acceleratore di particelle al mondo, gli scienziati stanne cercando di esaminare la meteria oscura con l’aiuto dei fotoni scuri. Secondo la ricerca, la materia oscura interagisce con le altre particelle attraverso questi particolari fotoni. Infatti si comporterebbero esattamente come i regolari fotoni interagiscono con le altre particelle standard.

 

L’interazione con i fotoni scuri

Gli scienziati del CERN hanno discusso la loro teoria alla settima conferenza annuale del Large Hadron Collider Physics a Puebla, in Messico. Come il team CMS ha dichiarato: “Lo studio della materia oscura è uno degli argomenti di ricerca principali dell’esperimento CMS. Il modello standard della fisica delle particelle descrive il comportamento delle particelle elementari con incredibile accuratezza ma non fornisce alcuna spiegazione o possibile particella che possa costituirla”.

Fino ad ora il team del CMS non è stato in grado di rilevare la presenza di fotoni scuri. Ma gli scienziati sono determinati ad individuare la materia oscura, nonostante non abbiano indizi su di essa. Il team ha aggiunto: “Molte misurazioni astronomiche hanno misurato che la materia oscura rappresenta più dell’80 percento della massa nell’universo osservabile. Oltre alla sua esistenza, i fisici sanno molto poco della materia oscura, a causa della sua apparentemente estremamente debole interazione con la materia ordinaria“.

Nonostante gli scarsi risultati ottenuti fino ad ora, il team considera un risultato nullo ugualmente positivo. Il fatto che non siano riusciti a trovare un segnale della presenza della materia oscura non indica che essa non sia presente. Così ha concluso il team: “Questo risultato nullo servirà a guidare ulteriori lavori teorici e sperimentali“.

Elena Camaione

Recent Posts

Esaurimento mentale e comportamento aggressivo: un legame complesso

L'esaurimento mentale, noto anche come burnout o affaticamento mentale, è una condizione psicologica caratterizzata da un intenso stato di stanchezza…

17 Novembre 2024

Mistero Risolto: Ecco Perché il Fiore Cadavere Odora di Morte

L’Amorphophallus titanum, noto come "fiore cadavere," è famoso per la sua fioritura rara e per il pungente odore di carne…

17 Novembre 2024

Fragilità e demenza: un legame da comprendere per prevenire il declino cognitivo

La fragilità, definita come una condizione caratterizzata da una ridotta riserva fisiologica e un maggiore rischio per lo stress, è…

17 Novembre 2024

Alghe tossiche nei frutti di mari: l’allarme

Nel mondo si sta diffondendo l'allarme per i frutti di mare esportati dalla Filippine. Si parla di un produttore di…

17 Novembre 2024

Apple lancerà il suo primo display smart nel 2025

Sembra che Apple sia pronta a lanciare sul mercato un nuovo prodotto smart per la casa. Dopo Apple TV e…

17 Novembre 2024

Xbox Game Pass e PS Plus, i numeri possono essere ancora migliori

PS Plus e Xbox Game Pass, i due servizi di abbonamento offerti rispettivamente da Sony e Microsoft non stanno crescendo quanto preventivato,…

16 Novembre 2024