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Le meduse possono creare un “muro virtuale” per migliorare le prestazioni

Una nuova ricerca condotta dalla University of South Florida ha scoperto uno dei motivi per cui le meduse sono diventate conosciute come il “nuotatore più efficiente del mondo”. Brad Gemmell, professore associato di biologia integrativa, ha scoperto che le meduse producono due anelli vorticosi – corpi di fluido a forma di ciambella poste sotto i loro corpi traslucidi – che ruotano in direzioni opposte. Appaiono come meduse che si stringono e si riaprono durante ogni ciclo di nuoto, fornendo una forza di “effetto suolo” come se dovessero spingere dal fondo del mare.

L ‘“effetto suolo” è più ampiamente compreso sulle piste degli aeroporti. Durante il decollo, l’aria si schiaccia tra l’aereo e il suolo, il che crea pressione e una forza che aumenta le prestazioni. Gli esperimenti di Gemmell hanno dimostrato che le meduse possono usare i loro due anelli a vortice al posto del terreno. Gli anelli a vortice si resistono l’un l’altro, creando un “muro virtuale” che fornisce un aumento delle prestazioni simile rispetto agli animali che nuotano vicino al fondo. Mai prima d’ora è stato dimostrato che un animale può creare questo fenomeno lontano da un solido confine.

 

Gli aerei del mare

Nello studio pubblicato su Proceedings of the Royal Society B, Gemmell ha catturato il movimento registrando i movimenti di otto meduse che nuotano in una nave di ripresa di vetro utilizzando una fotocamera digitale ad alta velocità a 1.000 fotogrammi al secondo. Lui ei suoi colleghi hanno visto che le meduse che erano in movimento avevano un aumento del 41% della velocità massima di nuoto e un aumento del 61% della distanza cumulativa percorsa per ciclo di nuoto rispetto a quelle che partivano da riposo.

A differenza della locomozione delle eliche, le meduse non producono bolle di cavitazione e sono silenziose, consentendo loro di muoversi silenziosamente nell’acqua. L’elevata efficienza del nuoto li aiuta anche a immagazzinare energia per la crescita e la riproduzione. Diversi gruppi di ricerca utilizzano le meduse come modello per lo sviluppo di veicoli sottomarini che possono essere dotati di sensori che monitorano l’oceano senza interruzioni. Queste nuove scoperte possono migliorare lo sviluppo di queste tecnologie e un’ulteriore comprensione dell’oceano.

Ph. Credit: University of South Florida

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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