Una meteora è esplosa nell’atmosfera sopra La Manica, provocando una grande esplosione di nei cieli. L’esplosione è stata così grande e brillante che è stata vista da gran parte del Nord Europa, con l’International Meteor Organisation (IMO) che ha ricevuto decine di rapporti sull’avvistamento. Una persona dall’Inghilterra ha presentato un rapporto all’IMO descrivendo l’avvistamento come “straordinario”, con l’esplosione che ha prodotto i colori arancione, giallo, rosso e marrone.
Gli asteroidi e le meteore producono una forte esplosione di fuoco quando impattano l’atmosfera poiché è la prima volta che la roccia spaziale incontra resistenza. L’aria penetra nei pori e nelle fessure della roccia, allontanandola e facendola esplodere.
L’IMO ha dichiarato: “Le palle di fuoco sono meteore che appaiono più luminose del normale. A causa della velocità con cui colpiscono l’atmosfera terrestre, i frammenti più grandi di un millimetro hanno la capacità di produrre un lampo luminoso mentre attraversano i cieli. Queste luminose meteore sono ciò che chiamiamo palle di fuoco e spesso incutono timore in coloro che ne sono testimoni.”
Fortunatamente si è trattata di una piccola meteora, ma questo è un segno che bisogna stare allerta per potenziali collisioni di asteroidi. In realtà le probabilità che un grande asteroide colpisca la Terra sono piccole; la NASA ritiene che ogni anno ci sia una possibilità su 300.000 di colpire una roccia spaziale che potrebbe causare danni regionali, tuttavia la prospettiva catastrofica non è impossibile.
Al momeneto ci sono alcuni piani che potrebbero aiutare la Terra contro potenziali attacchi di asteroidi. La NASA sta attualmente studiando Asteroid Bennu, dove il veicolo spaziale OSIRIS-Rex è atterrato nel 2018. Il motivo per cui la NASA ha inviato il veicolo spaziale OSIRIS-Rex è quello di raccogliere maggiori informazioni sulla roccia spaziale dalle dimensioni di 500 metri.
La NASA teme che l’asteroide, che ha il potenziale di spazzare via un paese sulla Terra, potrebbe colpire il nostro pianeta entro i prossimi 120 anni, con il prossimo volo ravvicinato nel 2135.
La missione fornirà informazioni vitali su come deviare gli asteroidi dal loro corso di collisione con la Terra, ma la NASA ribadisce che anche se c’è una piccola possibilità che la Terra possa essere colpita, “nel corso di milioni di anni, di tutti i pianeti, è più probabile che Bennu colpisca Venere.”
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