Un’antica civiltà nell’area del Mar Morto è stata probabilmente spazzata via da un’esplosione di meteoriti che avrebbero colpito l’area con la forza di un’arma nucleare distruggendo la città oggi nota come Tall el-Hammam e rendendo salata la terra circa 3.600 anni fa, lasciandola inabitabile per secoli. Secondo le indagini e gli studi svolti da un team di 21 scienziati l’accaduto avrebbe potuto ispirare il racconto biblico della distruzione di Sodoma.
I risultati dello studio durato anni, svolto da un team multidisciplinare di scienziati del Jordan’s Tall el-Hammam Excavation Project, hanno mostrato le prove di morte e distruzione improvvise e diffuse che hanno fatto crollare gli edifici, sciolto la ceramica e lasciato un paesaggio arido e carbonizzato. I dati raccolti dai ricercatori nel corso degli anni hanno portato alla conclusione che le città e gli insediamenti circostanti sono stati distrutti da un’esplosione aerea.
Secondo questo studio dunque sarebbe stata proprio la pioggia di meteoriti piombata sulla zona a spiegare perché una delle regioni agricole più produttive, che ha sostenuto decine di migliaia di persone per più di 3.000 anni, è stata improvvisamente abbandonata ed è rimasta sterile per diverse centinaia di anni.
I ricercatori ipotizzano che la vicenda abbia potuto ispirare la distruzione biblica della città di Sodoma, o che addirittura questo racconto possa essere considerato quasi una fonte e che la città distrutta sia proprio l’antica città biblica.
Come si legge infatti nella Bibbia, Genesi 19:24-25, “Allora il Signore fece piovere zolfo ardente su Sodoma e Gomorra, dal Signore dai cieli. Così distrusse quelle città e tutta la pianura, compresi tutti gli abitanti delle città, e anche la vegetazione del paese”.
Lo studio ha dunque acceso il dibattito sull’effettiva possibilità che Tall el-Hammam possa essere la città biblica di Sodoma. Per i ricercatori, maggiormente concentrati sull’evento catastrofico che ha distrutto la città, non è di fondamentale importanza stabilire se si tratti davvero di Sodoma.
Ma, come affermano gli scienziati, “tuttavia, consideriamo se le tradizioni orali sulla distruzione di questa città urbana da parte di un oggetto cosmico potrebbero essere la fonte della versione scritta di Sodoma nella Genesi. Consideriamo anche se i dettagli raccontati in Genesi sono una corrispondenza ragionevole per i dettagli noti di un evento di impatto cosmico“. I ricercatori hanno dunque concluso che è probabile che il luogo sia l’antica città biblica.
Secondo il team di ricerca infatti “la descrizione nella Genesi della distruzione di un centro urbano nell’area del Mar Morto è coerente con l’essere stato un testimone oculare di un’esplosione cosmica“. Le testimonianze e le prove raccolte dai ricercatori sono infatti coerenti con il racconto biblico che parla di “pietre cadute dal cielo; fuoco scese dal cielo; fumo denso si levava dai fuochi; una grande città fu devastata; gli abitanti della città furono uccisi; e le colture della zona sono state distrutte”.
I ricercatori sono giunti alla loro conclusione circa i meteoriti come causa della distruzione di Tall el-Hammam, grazie all’analisi di 14 principali linee di prove, tra cui la scoperta di ceramiche e mattoni che si sono sciolti a temperature estremamente elevate, carbonio simile al diamante formato ad alta pressione e temperatura, e prove di minerali che si sono sciolti a temperature superiori a 2500°C.
Nello studio i ricercatori hanno vagliato anche molte altre possibili cause come guerre, terremoti ed eruzioni vulcaniche, ma in fine hanno stabilito che solo un’esplosione di meteoriti potrebbe spiegarli tutti.
Ad esempio i resti umani trovati nell’aerea apparivano gravemente distrutti e dispersi. Uno scenario che sarebbe compatibile solo con una massiccia esplosione di tipo nucleare. Come spiegano infatti i ricercatori “le circostanze e le condizioni delle ossa e dei frammenti umani suggeriscono che al momento della morte, questi individui stavano svolgendo normali attività (…) [e] sono stati colpiti da un impulso termico ad alta temperatura, seguito da un’onda d’urto ad ipervelocità e da un’esplosione cosmica catastrofica”.
Secondo il team di ricerca, questo evento potrebbe essere anche il motivo per cui la regione è rimasta abbandonata a lungo. L’evento catastrofico avrebbe infatti provocato un improvviso aumento della salinità nel terreno, rendendolo inadatto all’agricoltura per diverse centinaia di anni. Una tale devastazione non poteva essere stata causata da un evento regolare, ma da “una catastrofe regionale che ha posto fine alla civiltà e che spopolò più di 500 km² della valle del Giordano meridionale per un periodo compreso tra tre e sette secoli”.
Inoltre l’aumento della salinità nella zona fornisce un ulteriore collegamento al racconto biblico di Sodoma. Quando Lot e la sua famiglia fuggirono dalla città, sua moglie disubbidì a Dio e tornò indietro per assistere alla distruzione, dove fu punita e trasformata in una statua di sale.
Ma non tutti sono d’accordo con questa corrispondenza tra Tall el-Hammam e Sodoma. Alcuni studiosi infatti, in particolare le autorità bibliche cristiane, contestano l’identificazione di Tall el-Hammam e la sua distruzione come il sito e l’ispirazione per la storia di Sodoma, affermando che vi siano incongruenze con la datazione e la narrazione biblica.
Ph. Credit: Deg777 – opera propria; via Wikipedia
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