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Metropolitana e inquinamento: particelle metalliche ultrafini

Se è artificiale allora molto probabilmente non farà bene alla salute dell’uomo, in un modo o nell’altro. Per esempio, la metropolitana, uno dei mezzi di trasporto considerato tra i più efficienti al mondo, può avere un problema finora ignorato. Uno studio condotto nel sistema londinese ha mostrato come nell’aria sono costantemente presenti particelle metalliche ultrafini. Sono così piccole che finiscono nel flusso sanguigno umano.

La ricerca dell’Università di Cambridge ha usato il magnetismo per capire quanto metallo ci fosse nell’aria in tutto il sistema della metropolitana più vecchia del mondo. L’aria presenta alti livelli di maghemite che è un tipo di ossido ferroso. Se da un lato viene facile legare il continuo passaggio di mezzi di ferro su binari di ferro finisca per liberare nell’aria tali particelle, il problema principale è legato alla scarsa ventilazione.

 

Metropolitana, ferro e umani

Le parole dell’autore principale, il professore Richard Harrison: “Poiché la maggior parte di queste particelle di inquinamento atmosferico sono metalliche, il sottosuolo è il luogo ideale per verificare se il magnetismo può essere un modo efficace per monitorare l’inquinamento. Normalmente, studiamo il magnetismo in relazione ai pianeti, ma abbiamo deciso di esplorare come queste tecniche potrebbero essere applicate a diverse aree, compreso l’inquinamento atmosferico”.

Come quando si parla delle microparticelle e nanoparticelle di plastica, non è chiaro quale sia il pericolo per la salute umana. Il problema della linea principale della metropolitana di Londra è quindi comune a tutti i paesi? Difficile dirlo senza studi approfonditi, ma potrebbe non essere così visto che sono state pensate in epoca più moderna e con sistemi di ventilazione migliori.

Giacomo Ampollini

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