Un parassita che sia in grado di assumere il controllo della nostra mente è un evento da film di fantascienza. O forse no? Infatti alcuni microrganismi parassiti, anche se non controllano a pieno la mente dell’ospite, possono indurlo a compiere determinate azioni. Possono ad esempio fargli mangiare più zucchero, farlo dormire e persino farlo essere stupido.
Esistono quindi realmente dei parassiti in grado di influenzare e modificare il nostro comportamento, eccone alcuni a cui prestare attenzione.
Non si tratta di uno scherzo, esiste realmente un virus che può “abbassare” il livello intellettivo. Lo hanno isolato alcuni scienziati americani da animali con livelli intellettivi più bassi della media. Si chiama ATCV-1 e fu riscontrato dai ricercatori dell’Università John Hopkins di Baltimora, anche negli essere umani. In un campione di 92 volontari, il virus è stato trovato nel 43,5% dei casi. Le persone che risultavano infette dal virus, presentavano una minore attenzione, una ridotta consapevolezza spaziale ed una “diminuzione statisticamente significativa delle prestazioni sulle valutazioni cognitive dell’elaborazione visiva e della velocità del motore visivo”.
La Naegleria fowleri è un protista che può raggiungere il cervello, provocando una meningoencefalite amebica primaria fulminante, un’infezione spesso mortale. Questi microrganismi diventano pericolosi solo se entrano nel nostro corpo dal naso. Attraverso i canali olfattivi può infatti raggiungere il cervello, dove vive e prolifera nutrendosi del tessuto cerebrale.
Questo tipo di microrganismi sono in grado di influenzare i nostri desideri e intervenire sul nostro umore. Ad esempio perché alcune persone per stare bene hanno voglia di cioccolato, mentre ad altre non interessa affatto? Forse non è solo il gusto, potrebbero essere dei batteri intestinali immuni al delizioso cioccolato e che quindi non ne provocano la voglia.
Questo tipo di batteri che influenzano il desiderio di cibi può avere anche gravi risultati. Ad esempio è dimostrato che la flora intestinale dei pazienti obesi, è diversa da quella delle persone normopeso.
Questi microrganismi sono in grado di influenzare l’umore, le funzioni cognitive e la memoria. Ad esempio i batteri Prevotella sono associati con sentimenti negativi come ansia, angoscia, irritabilità e maggiore suscettibilità ad alcune immagini.
La malattia è provocata dal Trypanosoma brucei gambiense, diffuso soprattutto in Africa sub-sahariana. Questo microrganismo viene trasmesso all’uomo attraverso la puntura della mosca tze-tze. La malattia del sonno, conosciuta come tripanosomiasi africana umana, può cronicizzarsi per diversi anni. Alla sua diffusione ha contribuito purtroppo anche la mancanza di ricerca.
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