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Secondo gli scienziati e gli esperti in materia, il mondo dovrà affrontare quella che viene definita come un’altra epidemia, una delle tante visto quello che sta succedendo. Si parla di miopia la quale sta risultando sempre più comune nelle persone nate intorno agli anni ’60. Uno studio portato avanti nel Regno Unito ha visto che su una platea di 107.000 persone, più del 10% è risultato essere più incline nel sviluppare tale disturbo rispetto alle generazioni precedenti.
Il motivo di questa epidemia di miopia? Come sempre si tratta di una combinazione tra genetica e fattori ambientali persistenti. Tra quest’ultimi, il più ovvio, è l’aumento del tempo passato davanti a schermi, sia che si tratta di televisioni che computer e smartphone.
Le parole dei ricercatori: “Ora è una preoccupazione urgente per la salute pubblica a livello internazionale, con un’emergente epidemia di miopia, caratterizzata da una maggiore prevalenza accompagnata da uno spostamento dell’intera popolazione nella distribuzione verso l’età di esordio più giovane e una maggiore gravità. È necessaria un’economia mista di ricerca per migliorare la nostra comprensione dei fattori di rischio modificabili nel corso della vita e come affrontarli.”
I dati che fanno preoccupare sono quelli messi in confronto con le persone nate tra il 1939 e il 1945. In questo gruppi la miopia è stata diagnostica nell’infanzia nel 12,6% delle persone e nel 7,4% in età adulta. Per chi è nato negli anni ’60 le percentuali sono rispettivamente di 15,6% e di 13,6%, un aumento in entrambi i casi, ma molto importanti l’insorgenza tardiva. Sarà interessante vedere i dati per le generazioni successive.
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