Allo stato attuale, nel mondo sono morte oltre 60.000 persone a causa del coronavirus, un numero alto, ma poco affidabile. La conta delle persone decedute per via del SARS-CoV-2 varia da paese a paese e questo rende il tasso di mortalità un dato incompleto. Alcuni paesi ne hanno forse segnati di più, altri di meno, come il Regno Unito.
Il numero di morti in Italia è subito schizzato in alto e questo per via di diversi aspetti di natura sociale, ambientale, sanitaria, stile di vita e altri ancora. In una situazione molto simile a quella spagnola e infatti il numero dei morti è pressoché identico a livello di curva. Detto questo, da noi si è deciso di attribuire la morte al coronavirus anche quando c’erano altre patologie in atto.
Se si guarda nel Regno Unito si trova una situazione diversa a livello di numeri, ma uguale in percentuale. Apparentemente però, il numero di morti è di molto sottostimato e questo a causa di come vengono contati nelle 24 ore. Le morti vengono contante nel momento della segnalazione e non dell’effettivo giorno in cui sono avvenute. È un problema.
Il numero dei morti dei giorni precedenti è stato rivisto diverso volte in rialzo a causa delle segnalazioni che arrivavano in ritardo. Questo impedisce agli esperti di calcolare una curva sensata che a sua volta impedisce di capire la situazione dietro il contagio.
Le parole di uno degli esperti che sta aiutando il governo del Regno Unito: “Non è raro che ciò accada in una nuova epidemia. I ritardi nei rapporti sono qualcosa da gestire, di cui non vergognarsi. Li gestisci ma non vuoi farlo facendo pensare alle persone che saranno accusati di aver segnalato in ritardo e quindi rischiano di non farlo. Questa è la peggiore possibilità.”
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