Il Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) della Nasa è uno strumento davvero incredibile, come lo sono le scoperte che sono state effettuate grazie al suo operato e alla sua lunghissima attività. Inizialmente infatti la missione di MRO doveva durare solo 2 anni, ma sono trascorsi invece 13 anni dal suo lancio in orbita attorno a Marte. La sonda spaziale polifunzionale della NASA fu infatti lanciata il 12 Agosto del 2005.
In questo lunghissimo periodo di attività, molte sono le preziose immagini che MRO ci ha inviato, assieme ad un notevole quantitativo di dati importanti che hanno reso possibile la risoluzione di molti misteri legati al Pianeta Rosso. Il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA ha da poco annunciato sul suo sito che MRO ha compiuto ben 60.000 giri in orbita attorno a Marte. Un traguardo da record che ci ha regalato una quantità impressionante di dati e di scoperte.
Le immagini ed i dati sono reperiti da MRO grazie alla sua attrezzatura che comprende telecamere ad altissima risoluzione e sensori ad alta tecnologia, come ad esempio quelli per lo studio dell’atmosfera e del campo gravitazionale di Marte. Oltre a permetterci di capire molto sul Pianeta Rosso, questi dati si sono rivelati anche di fondamentale importanza per le 3 missioni attualmente presenti sulla superficie di Marte, soprattutto per quanto riguarda l’individuazione dei siti d’interesse su cui atterrare con sonde e lander spaziali.
Come ha affermato Dan Johnson del JPL, “la MRO ha dato agli scienziati e al pubblico una nuova prospettiva su Marte. Ed è anche di supporto per la flotta della NASA di missioni sul suolo di Marte, consentendo loro di inviare le loro immagini e scoperte agli scienziati sulla Terra”.
Tra gli strumenti di MRO, quello che è sicuramente il più famoso è la fotocamera HiRISE, che ha inviato sulla Terra alcune delle immagini più spettacolari di Marte. Grazie ad essa abbiamo individuato caratteristiche fondamentali della geografia e della passata attività del Pianeta Rosso, nonché nuove ed importanti scoperte sul trascorso “acquoso” di Marte e sulla sua passata attività idrica superficiale.
MRO è davvero uno strumento straordinario, e dopo 60.000 giri attorno al polveroso ed arido pianeta, è ancora lontana dalla sua fine. Continuerà infatti di sicuro fino al 2020 la sua attività di ricerca su Marte, stando almeno ai calcoli della NASA sul suo carburante residuo. Ma la NASA è ottimista e ritiene che se tutto continuerà a procedere senza intoppi, MRO avrà buone chance di continuare il suo operato fino al 2030. Avremo quindi ancora molto tempo per scoprire quali nuovi sorprese e scoperte ha in serbo per noi il Mars Reconnaissance Orbiter.
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