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Mutualismi, le interazioni tra specie in natura con vantaggi per entrambe

Il segno di una relazione personale sana è ugualmente reciproca. La natura ha la sua versione di una relazione sana. Conosciuti come mutualismi, sono interazioni tra specie, reciprocamente vantaggiose per ciascuna. Un esempio è l’interazione tra piante e impollinatori, dove i meli vengono impollinati e l’ape riceve il nettare come ricompensa alimentare. Ma cosa fa sì che questi mutualismi persistano in natura? Se le ricompense come il nettare sono offerte gratuitamente, questo rende i mutualismi più suscettibili ad altri organismi che prendono quelle ricompense senza fornire un servizio in cambio?

 

I mutualismi delle specie in natura

Un team di ricercatori del College of Arts and Sciences della Syracuse University hanno recentemente trattato l’argomento, cercando di rispondere a questa specifica domanda, con i risultati che sono stati pubblicati sulla rivista Science. Hanno studiato le capacità di comunità di mutualisti semplici rispetto ad altre, confrontando il modo in cui ciascuna tratta con gli imbroglioni. Quest’ultimi sono specie che rubano i benefici del mutualismo senza fornire nulla in cambio. Un esempio di uno degli imbroglioni della natura sono i ladri di nettare. Le api che rubano il nettare masticano il lato dei fiori per nutrirsi di nettare senza entrare in contatto con le parti del fiore che provocherebbero l’impollinazione.

Il team di ricerca ha voluto verificare se avere più mutualisti con ruoli simili consente alla comunità nel suo insieme di persistere quando gli imbroglioni portano via le risorse dei mutualisti. L’idea era di esaminare se avere più specie coinvolte in un mutualismo, come molte specie di impollinatori che interagiscono con molte specie di piante diverse, rendesse il mutualismo meno suscettibile agli effetti negativi degli imbroglioni. In sostanza, il team voleva capire le forze che governano le grandi reti di mutualisti che si verificano in natura.

I ricercatori hanno assemblato comunità di lievito che differivano sia per il numero di specie che per la presenza di imbroglioni. Hanno scoperto che le comunità con un numero maggiore di specie mutualistiche erano in grado di resistere meglio agli effetti negativi degli imbroglioni perché c’erano più specie che eseguivano lo stesso compito. Se una specie veniva persa dalla comunità a causa della competizione con un imbroglione, c’erano altre specie in giro per eseguire il compito, dimostrando che la presenza di più specie in una comunità può ridurre gli effetti negativi degli imbroglioni.

Foto di Myriam Zilles da Pixabay

Francesco Borea

Studente universitario Appassionato di tecnologia

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