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Un nuovo sistema di somministrazione di farmaci potrebbe rivoluzionare la lotta all’Alzheimer

Un team di ricercatori della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Porto (FEUP) ha sviluppato un sistema innovativo per la somministrazione di farmaci contro il morbo di Alzheimer. Questa tecnologia si basa su nanoparticelle progettate per trasportare direttamente i farmaci al cervello, superando le barriere biologiche che spesso limitano l’efficacia delle cure tradizionali.

Come funziona il nuovo sistema di somministrazione?

Le nanoparticelle sviluppate dagli scienziati della FEUP sono modificate con molecole specifiche che hanno un’affinità naturale con i recettori cerebrali. Questa caratteristica consente loro di:

  • Attraversare la barriera ematoencefalica (BBB): una membrana protettiva che impedisce a molte sostanze di entrare nel cervello.
  • Raggiungere le aree affette dalla malattia: distribuendo i farmaci in modo mirato.
  • Massimizzare gli effetti terapeutici e ridurre gli effetti collaterali: aumentando l’efficacia del trattamento.

La somministrazione dei farmaci avverrà per via endovenosa, rendendola un’opzione praticabile per i pazienti con malattie neurologiche avanzate.

Applicazioni oltre l’Alzheimer

Secondo i ricercatori, questa tecnologia potrebbe essere utile anche per il trattamento di altre patologie neurologiche, come:

Questo sistema rappresenta un passo avanti significativo per la medicina, offrendo nuove speranze ai pazienti affetti da malattie neurodegenerative.

Un progetto con un forte supporto economico

Il progetto, sviluppato all’interno del Laboratorio di Ingegneria dei Processi, Ambiente, Biotecnologia ed Energia (LEPABE) della FEUP, ha ricevuto un finanziamento di 120mila euro da XTX Ventures. Inoltre, ha ottenuto il riconoscimento del programma di imprenditorialità tecnologica Conception X, un’iniziativa londinese che supporta le innovazioni accademiche con un alto potenziale di impatto sulla società.

Verso un futuro più efficace nella cura delle malattie neurologiche

Questa ricerca potrebbe segnare una svolta nel trattamento dell’Alzheimer e di altre malattie neurologiche, rivoluzionando il modo in cui i farmaci vengono somministrati e migliorando la qualità della vita dei pazienti.

Grazie all’innovazione e al supporto economico ricevuto, la FEUP sta aprendo nuove strade per rendere le cure più efficaci, accessibili e mirate.

Foto di Rob Pumphrey su Unsplash

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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