Naughty Dog: perché la software house fu comprata da Sony?

Date:

Share post:

Una delle domande che maggiormente hanno colpito gli utenti di tutto il mondo va a toccare il destino di Naughty Dog, un team di sviluppo estremamente talentuoso, ritenuto da molti come uno dei migliori attualmente in circolazione. Negli ultimi 20 anni è divenuto famoso con il lancio di numerosi titoli first-party di Sony, tra tutti i The Last of Us (1 e 2), ma pochi sanno che inizialmente collaborava con Universal Interactive Studios, e solamente nel 2001 venne acquisita dall’azienda nipponica.

Andy Gavin, uno dei fondatori originari, in un post su Linkedin, ha voluto spiegare per quale motivo Naughty Dog venne a tutti gli effetti venduta a Sony. Dovete sapere, prima di tutto, che all’epoca era un team che si autofinanziava, ovvero il budget era direttamente messo “di tasca propria”, una premessa importante per capire appieno il significato delle parole di Gavin, il quale afferma che “i budget erano troppo alti“, tanto da divenire insostenibili per l’azienda.

 

Naughty Dog: alcuni costi di sviluppo

Per avere un’idea delle cifre di cui stiamo parlando, i primi Rings of Power Way of the Warrior avevano un coso di 100 mila dollari, numeri che crescerono già con il lancio di Crash Bandicoot, toccando quota 1 milione 600 mila dollari, per poi salire fino a Jak and Daxter da 15 milioni di dollari, oppure il progetto del 2004, dopo l’acquisizione di Sony, di Jak 3, con un costo di poco inferiore ai 50 milioni di dollari.

Tutto per aiutare a capire quale sia il problema, anche odierno, dei giochi tripla-A, spesso gli sviluppatori hanno grandi idee, ma non il denaro necessario per metterle in pratica.

Related articles

La tua memoria può ingannarti: perché ricordiamo eventi nel momento sbagliato

Hai mai avuto la sensazione che un evento sia accaduto prima di quanto non sia realmente successo? Un...

l’iPhone pieghevole costerà il doppio di iPhone 16 Pro Max

Si torna a parlare dell'iPhone pieghevole e delle sue possibili caratteristiche. Secondo l'analista Tim Long, il primo smartphone...

Ripristina l’orologio bioenergetico del cervello: strategie per ridurre il rischio di Alzheimer

Il nostro cervello possiede un vero e proprio "orologio bioenergetico", un meccanismo interno che regola il consumo di...

Siamo dentro un buco nero? Webb rileva un’anomalia nella rotazione delle galassie

Un nuovo studio basato sulle osservazioni del telescopio spaziale James Webb (JWST) ha rivelato uno schema inaspettato nella...