News

Neanderthal, i pollici erano ottimali per mantenere strumenti con manici

Secondo un articolo pubblicato su Scientific Reports, i pollici dei Neanderthal erano più adatti a tenere gli strumenti, nello stesso modo in cui teniamo oggi un martello. I risultati suggeriscono che i Neanderthal potrebbero aver trovato prese di precisione, dove gli oggetti sono tenuti tra la punta del dito e il pollice, caratterizzando una maggiore sicurezza ed efficacia dei movimenti. Utilizzando l’analisi 3D, Ameline Bardo e colleghi hanno mappato le articolazioni tra le ossa responsabili del movimento del pollice, indicato collettivamente come il complesso trapeziometacarpale, di cinque individui di Neanderthal e hanno confrontato i risultati con le misurazioni prese dai resti di cinque dei primi umani e 50 adulti moderni recenti.

 

La presa dell’uomo di Neanderthal

Gli autori hanno trovato covariazioni nella forma e orientamento relativo delle articolazioni complesse trapeziometacarpali che suggeriscono diversi movimenti ripetitivi del pollice nei Neanderthal rispetto agli esseri umani moderni. L’articolazione alla base del pollice dei resti di Neanderthal è più piatta con una superficie di contatto più piccola e più adatta a un pollice esteso posizionato lungo il lato della mano. Questa postura del pollice suggerisce l’uso regolare di impugnature “squeeze“, come quelle che ora usiamo per tenere gli strumenti con le maniglie.

In confronto, queste superfici articolari sono generalmente più grandi e più curve nei recenti pollici umani moderni, un vantaggio quando si afferrano oggetti tra i polpastrelli del dito e del pollice, noto come presa di precisione. Sebbene la morfologia dei Neanderthal studiati sia più adatta per le “prese di compressione”, sarebbero comunque stati in grado di posture delle mani di precisione, ma lo avrebbero trovato più impegnativo degli umani moderni, secondo gli autori.

Foto di David Mark da Pixabay

Francesco Borea

Studente universitario Appassionato di tecnologia

Recent Posts

Cannabis e disturbi del sonno: nuove terapie

I disturbi del sonno sono una condizione abbastanza comune che possono colpire chiunque in diverso modo. Dormire è un aspetto…

16 Novembre 2024

Terapia ormonale in menopausa: impatti sulla salute del cervello tra benefici e rischi

La menopausa è una fase naturale della vita di una donna, caratterizzata dalla cessazione del ciclo mestruale e da una…

16 Novembre 2024

WhatsApp porta in campo nuovi strumenti per le GIF

Dopo aver ridisegnato la sezione delle GIF e degli sticker per renderla più funzionale, WhatsApp continua a migliorarla portando in…

15 Novembre 2024

Uova contro il colesterolo e a protezione del cervello

Un nuovo capitolo dell'eterna lotta tra l'uomo e le uova, o perlomeno della lotta per capire se fanno bene o…

15 Novembre 2024

Dal video alla sala operatoria: i robot e il futuro della chirurgia autonoma

Negli ultimi anni, l'intelligenza artificiale (IA) ha portato enormi progressi nella medicina e, in particolare, nella chirurgia assistita da robot.…

15 Novembre 2024

Potere dell’Olfatto: come gli esseri umani rilevano cambiamenti chimici negli odori

Il senso dell'olfatto negli esseri umani è una delle capacità sensoriali più complesse e affascinanti. Sebbene il nostro sistema olfattivo…

15 Novembre 2024