Foto di Syaibatul Hamdi da Pixabay
Il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammed bin Salman, è conosciuto per il suo stravagante stile di vita e per le sue particolari visioni e il nuovo progetto Neom è uno di questi. Questo mega-progetto di punta da 80 miliardi di dollari sarà aperto alle IPO sul mercato azionario del Regno già nel 2024. È uno dei programmi di costruzione più grandi e complessi al mondo.
Il progetto si sviluppa in diverse fasi e tra tutti La linea è quello più atteso, in quanto è una città lineare di 170 km, ma larga solo 200 metri. È definita come una rivoluzione di civiltà che mette gli esseri umani al primo posto, fornendo un’esperienza di vita urbana senza precedenti preservando la natura circostante. Ridefinisce il concetto di sviluppo urbano e come dovrebbero essere le città del futuro.
Lo scopo principale di questo progetto è quello di salvaguardare la natura e proprio per questo mira all’essenza di strade, automobili ed emissioni. Infatti mira ad utilizzare il 100% di energia rinnovabile. Le dimensioni di questa futura città consente quindi di utilizzare solo il 5% di terreno mentre il resto è dedicato alla natura. Nel 2017, il principe Mohammed ha annunciato Neom come parte di un piano per creare una regione ad alta tecnologia con una metropoli lineare, una stazione sciistica e una città industriale che galleggia parzialmente sull’acqua e altre caratteristiche. All’inizio di questo mese, il principe ereditario ha pubblicato un comunicato stampa in cui spiegava la motivazione dell’Arabia Saudita alla base di questo progetto.
Secondo i dati riportati e secondo la sua visione la capitale diventerà sempre più affollata e si espanderà troppo, raddoppiando cosi la popolazione dell’Arabia Saudita. Entro il 2030, dove è prevista la prima fase del progetto, si punta a 1,5 milioni di persone fino ad arrivare a 9 milioni nel 2045. Tuttavia dal suo annuncio non tutti sono stati favorevoli a questi cambiamenti innovativi, come taxi volanti e cameriere robotiche. Anche architetti ed economisti hanno messo in dubbio l’effettiva fattibilità del progetto. Spiagge che brillano al buio. Treni a levitazione. Infinite file di alberi resistenti al clima afoso e una luna artificiale. Una metropoli libera dalle macchine, dalle emissioni di CO2 e costruita in linea retta per oltre 100 miglia, nel bel mezzo del deserto.
Al pari dei superblocchi di Barcellona, aree cittadine prive di traffico, ogni distretto sarà autosufficiente e provvisto delle scuole e di tutti i servizi fondamentali, facilmente raggiungibili dal pubblico a piedi o con poche pedalate. Una volta completata, La città sarà percorribile a bordo di convogli ad alta velocità che, in meno di 20 minuti, consentono spostamenti rapidi e indolori. Neom ospiterà anche Oxagon, una città sull’acqua di oltre 7 chilometri, la struttura galleggiante più grande al mondo, e conta di attuare persino un ripristino della barriera corallina. È un esperimento pilota ma se riusciamo a risolvere il problema della siccità che minaccia il Medio Oriente, sarà una conquista epica. Tanto quanto la missione quasi impossibile di abbandonare la produzione di combustibili fossili, traino dell’economia nazionale.
Foto di Syaibatul Hamdi da Pixabay
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