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Netflix: denunce per chi condivide con altri le credenziali d’accesso

Tra tutte le novità presentate all’atteso evento del CES 2019, che si è tenuto a Las Vegas dall’8 all’11 Gennaio, ve ne è una che non renderà particolarmente felici i consumatori, sopratutto gli utenti Netflix.

Per i fan della tecnologia, che seguono con ansia le novità presentate ad uno degli eventi più attesi in questo campo, la società britannica Synamedia, ha in serbo un amara sorpresa.

Il sftware, presentato dalla società all’evento organizzato dalla Consumer Technology Association, riguarderà i molti utenti di Netflix. Grazie a questo programma infatti, non sarà più possibile condivider con altre persone il nostro account di Log In per la piattaforma streaming. Molto spesso infatti, per dividere le spese relative al canone, gruppi di amici o familiari, condividono lo stesso account, fornendo il nome utente e la password di Netflix, ad altri. Con questo nuovo software non sarà più possibile mettere in atto questo diffusissimo piccolo espediente.

 

I danni economici dovuti agli account condivisi illegalmente

Il motivo della decisione di creare questo software è stata spiegata dal manager di Synamedia al quotidiano inglese The Sun. Jean Marc Racine ha infatti dichiarato che “la condivisione delle credenziali sta diventando troppo costosa da ignorare”. Per questo ha creato il programma, in modo da “offre agli operatori la possibilità di agire”.

Secondo i dati riportati dalla società di consulenza Magid, la situazione risulta infatti essere preoccupante per le piattaforme streaming come Netflix. Secondo le statistiche infatti, considerando un’analisi solo nella generazione dei nati dopo il 2000, circa il 25% dei ragazzi condivide con gli amici le credenziali di Netflix ed altre piattaforme streaming. Questa tendenza, secondo la Magid, potrebbe portare entro il 2021, ad una perdita per queste aziende di quasi 10 miliardi di dollari.

 

Un software anti condivisione

La Synamedia ha quindi pensato che fosse necessaria una soluzione definitiva per porre fine a questo problema, sviluppando questo particolare software. Il programma è basato su un intelligenza artificiale con apprendimento automatico, in grado di individuare le credenziali, di piattaforme streaming come HBO e Netflix, condivise tre diversi devices. Il tentativo è quindi quello di ridurre questa pratica, peraltro illegale, permettendo alle aziende di controllarlo ed eventualmente bloccarlo.

Le piattaforme streaming potranno prima avvertire l’utente, offrendogli la possibilità di comprare l’account premium, che prevede la possibilità di avere più account condivisi. Nel caso ciò non avvenga, potranno denunciare il reo utente, per cessione illegale delle proprie credenziali.

Valeria Magliani

Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

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