News

Netflix e la pubblicità: la compagnia rischia di perdere un quarto degli abbonati

Netflix, poche settimane fa, ha iniziato un esperimento che prevede l’inserimento di pubblicità all’interno del programma che si sta guardando, dal film alla singola puntata di una serie. La cosa ha suscitato, come era facile aspettarsi, un misto di reazioni, per lo più delusione e rammarico. In fondo, il successo del più popolare servizio di streaming a pagamento è dovuto anche all’assenza di interruzioni durante la visione. Molti utenti vedono nel pagamento dell’abbonamento più un modo per togliere le pubblicità di mezzo piuttosto che avere accesso ad un catalogo di programmi da vedere.

Una ricerca portata avanti da Hub Entertainment Research ha scoperto che se Netflix implementerà a tutti gli effetti tale funzione, il 25% degli utenti potrebbero disdire l’abbonamento. Il campione preso è di 1612 consumatori nella fascia di età che vai dai 16 ai 74 anni; tutti gli intervistati guardano almeno un’ora di TV a settimana.

 

L’esodo degli europei potrebbe essere maggiore

Agli intervistati è stato chiesto anche se un abbassamento del prezzo li avrebbe tentati a farli rimanere. Uno sconto di 3 dollari al mese è bastato per far scendere la percentuale di chi voleva andarsene al 16%. Invece, in caso venissero offerti dei piani di visione senza pubblicità ma ad un costo maggiorato, la situazione cambierebbe ancora. Con un aumento di 2 dollari, solo l’8% avrebbe lasciato, mentre con un aumento di 5 dollari si salirebbe al 23%.

Questo studio è stato condotto in america dove gli abbonati sono 57,4 milioni; quelli totale a livello globale sono 130 milioni. In Europa, l’inserimento di interruzioni potrebbe costarli ancora più caro. Il problema è che i cataloghi dei singoli paesi europei presentano molti meno programmi rispetto alla controparte statunitense il che potrebbe portare ad un minore propensione ad accettare la pubblicità.

Giacomo Ampollini

Recent Posts

Neuroscienza dello shopping: cosa ci spinge a comprare?

Le nostre scelte d'acquisto non sono mai completamente razionali. Dietro ogni decisione di acquisto, infatti, si nasconde un complesso intreccio…

19 Dicembre 2024

Recensione Synology BeeStation: il prodotto per creare un cloud personale

Synology è azienda conosciuta in tutto il mondo per la produzione di dispositivi legati al segmento NAS, di cui vi abbiamo ampiamente…

19 Dicembre 2024

Una svolta nella ricerca dei numeri primi: scoperto un nuovo metodo

La matematica dei numeri primi, da sempre fonte di fascino e mistero, ha appena compiuto un importante passo in avanti.…

19 Dicembre 2024

Offerte di Natale Amazon: ecco le migliori proposte

Siete alla ricerca del regalo di Natale perfetto, ma non avete tempo di girare per negozi? Amazon arriva in vostro…

19 Dicembre 2024

La sedentarietà che fa bene: attività per nutrire il cervello e migliorare il benessere mentale

Quando si parla di attività sedentarie, si tende spesso a collegarle a rischi per la salute, come obesità, malattie cardiovascolari…

19 Dicembre 2024

Il primo iPad pieghevole potrebbe arrivare nel 2028

Si torna a parlare di Apple e del suo interesse verso il mercato dei dispositivi pieghevoli. Nonostante l'azienda non abbia…

18 Dicembre 2024