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Niksen: l’arte olandese del “Dolce Far Niente”

In un mondo sempre più frenetico e iperconnesso, trovare momenti di pace e tranquillità può sembrare un lusso raro. Tuttavia, l’arte olandese del “niksen” offre un antidoto a questa frenesia, invitandoci a abbracciare il dolce far niente come una pratica benefica per la nostra salute mentale e il nostro benessere generale. Prendersi un po’ di tempo durante il giorno per non fare assolutamente nulla, che va visto come un momento per rigenerarsi dalle fatiche e dallo stress quotidiano, una sorta di meditazione.

Si tratta di operare su di sè un rilassamento mentale e abbandonarsi a digressioni fantasiose, il dolce far nulla si può tradurre in guardare fuori dalla finestra e rimanere in contemplazione, ascoltare della musica a letto o ancora passare un fine settimana lontano dalla tecnologia. Ma in generale, allontanarsi da ciò che si fa nella quotidianità. Contrariamente alla cultura dominante che valorizza l’attività incessante e la produttività costante, il niksen abbraccia l’idea di non fare nulla di specifico, di abbandonarsi al flusso del momento senza alcun obiettivo o scopo particolare.

 

Niksen, cos’è la pratica del dolce far niente?

Praticare il niksen non significa necessariamente restare inerte o annoiarsi, ma piuttosto concedersi il permesso di lasciare vagare la mente e rilassare il corpo. È un’opportunità per staccare la spina dalle richieste quotidiane e permettere al cervello di rallentare, consentendo così una ricarica mentale e emotiva. In un’epoca in cui lo stress e l’ansia sono sempre più diffusi, il niksen offre un modo semplice ma efficace per contrastare questi disturbi. Praticando il dolce far niente, ci concediamo una pausa dalla pressione costante di essere sempre attivi e raggiungere sempre più obiettivi, permettendo al nostro sistema nervoso di rilassarsi e rigenerarsi.

Uno degli aspetti più affascinanti del niksen è il suo potenziale per stimolare la creatività e il pensiero libero. Quando ci permettiamo di lasciar vagare la mente senza scopo preciso, possiamo fare spazio a nuove idee, ispirazioni e prospettive che altrimenti potrebbero essere soffocate dalla frenesia della vita quotidiana. Questa pratica ci invita ad abbracciare il momento presente senza il bisogno di costanti distrazioni o stimoli esterni. Ciò ci aiuta a sviluppare una maggiore consapevolezza e gratitudine per ciò che ci circonda, portando ad una maggiore soddisfazione nella vita di tutti i giorni.

Integrare il niksen nella nostra routine quotidiana non richiede necessariamente molto tempo o sforzo. Anche brevi pause di niksen durante la giornata – come guardare fuori dalla finestra per alcuni minuti senza uno scopo preciso o sedersi tranquillamente in un parco e osservare il mondo intorno a noi – possono apportare benefici significativi al nostro benessere emotivo. Sebbene il concetto di niksen possa sembrare controintuitivo in una società che valorizza l’iperproduttività e il costante movimento, c’è un crescente riconoscimento del suo valore nel mondo moderno. Molte persone stanno abbracciando il niksen come una pratica di auto-cura e di gestione dello stress, integrandola nelle loro vite in modi che favoriscono un equilibrio più sano tra lavoro e piacere.

In un’epoca in cui la nostra attenzione è costantemente divisa tra le richieste del lavoro, della famiglia e della tecnologia, il niksen offre un rifugio di calma e tranquillità. Praticare il dolce far niente non è solo un lusso, ma una necessità per il nostro benessere emotivo e mentale. Dobbiamo imparare a concederci il permesso di rallentare, di respirare e di abbracciare la bellezza della semplicità.

Immagine di freepik

Annalisa Tellini

Musicista affermata e appassionata di scrittura Annalisa nasce a Colleferro. Tuttofare non si tira indietro dalle sfide e si cimenta in qualsiasi cosa. Corista, wedding planner, scrittrice e disegnatrice sono solo alcune delle attività. Dopo un inizio su una rivista online di gossip Annalisa diventa anche giornalista e intraprende la carriera affidandosi alla testata FocusTech per cui attualmente scrive

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