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Scienziati svedesi hanno scoperto un nuovo modo di misurare il tempo

La scoperta di una nuova misura del tempo è affidata agli scienziati dell’Università di Uppsala in Svezia. Ci sono riusciti quando hanno eseguito esperimenti sulla natura ondulatoria dello stato di Rydberg. Attraverso questi esperimenti hanno scoperto che potevano misurare il tempo senza un punto di partenza preciso.

Gli atomi di Rydberg contengono elettroni in stati di energia estremamente elevati, in orbita lontano dal nucleo. Questi atomi possono essere gonfiati grazie ai laser in modo da utilizzarli per vari usi. Ad esempio, gli atomi di Rydberg a volte possono essere gonfiati per monitorare i cambiamenti nella posizione degli elettroni, incluso il passare del tempo.

Questo trucco è molto utilizzato dagli ingegneri durante la progettazione di computer quantistici. Ma nel recente studio è bastato per la scoperta di una nuova misura del tempo.

 

Misura il tempo in un modo nuovo

La particolarità dello stato di Rydberg sono le onde o i movimenti che riescono a creare. Le onde di Rydberg sono come impronte digitali, creando modelli unici. Possono rappresentare il tempo con loro, hanno scoperto i ricercatori.

Attraverso una serie di esperimenti, gli scienziati hanno dimostrato che queste impronte digitali erano sufficientemente coerenti e affidabili da servire come una forma di timestamp quantistico. Ma quelle impronte non hanno bisogno di un punto di partenza per iniziare a contare.

Durante i loro esperimenti, gli scienziati si sono rivolti agli atomi di elio eccitati dal laser. Quando i ricercatori hanno cercato la firma degli stati di Rydberg, hanno osservato un timestamp per eventi fugaci di appena 1,7 trilionesimi di secondo.

In futuro, il team spera di provare questo esperimento ma con altri atomi. Potrebbe anche essere possibile utilizzare impulsi laser di diverse energie, per ampliare la guida del timestamp per adattarsi a una gamma più ampia di condizioni.

I risultati sono in un articolo sulla rivista Physical Review Research.

Federica Vitale

Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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