Elon Musk ha fondato Neuralink, una società dedicata alla creazione di impianti cerebrali, per trasformare gli esseri umani in cyborg. Tuttavia, sembra che l’ex presidente dell’azienda e il suo ex collega, Max Hodak, siano più vicini al raggiungimento di tale obiettivo con Science Corp e un nuovo impianto cerebrale chiamato “Science Eye”.
Il suo prototipo utilizza segnali luminosi per inviare messaggi al cervello, quindi non è necessario perforare il cranio di un paziente per impiantare un chip come il Link V0.9. Una procedura disgustosa che abbiamo visto qualche mese fa nei laboratori di Neuralink, quando una scimmia ha iniziato a giocare a Pong senza usare le mani, solo con i fili che gli uscivano dal cervello.
In questo senso, Science Eye di Max Hodak è un’alternativa molto più promettente per gli esseri umani con disabilità o problemi cognitivi. Essenzialmente perché è in grado di raggiungere il cervello dal nervo ottico degli occhi, proprio come indica il suo nome. Inoltre, è quanto di più vicino abbiamo a un occhio bionico, anche se il suo obiettivo non è esattamente quello di combattere la cecità.
Science Eye fa fondamentalmente quello che farebbe qualsiasi altro impianto cerebrale: migliora la cognizione, il funzionamento di alcune abilità e offre persino un trattamento più preciso per alcune gravi malattie. Solo che, a differenza del suo principale concorrente, Science Corp e il suo impianto cerebrale impiegano sequenze di luci a LED.
Il suo prototipo è costituito da una sottile pellicola LED larga 2 millimetri impiantata sopra la retina. Da questa posizione, Science Eye può elaborare i modelli che il computer gli invia in modalità wireless e inviare segnali visibili ai neuroni nel nervo ottico. “Abbiamo utilizzato una nanoparticella proteica per fornire un gene ad alcune cellule del ganglio retinico (nervo ottico), rendendole sensibili alla luce a una specifica lunghezza d’onda“.
L’obiettivo principale dei ricercatori di Science Corp è curare i pazienti con disabilità estreme utilizzando i modelli di luce di questo impianto cerebrale. Tuttavia, mancano ancora alcuni anni prima che possano essere effettuati test sull’uomo. Questo perché l’azienda vuole evitare a tutti i costi qualsiasi danno a lungo termine alla retina.
Max Hodak al momento pensa solo al trattamento delle malattie del cervello. Ma ciò non significa che questo sia l’unico utilizzo dell’impianto. In un recente esperimento sui conigli, Science Eye ha dimostrato di essere in grado di trattare anche la perdita della vista. Quindi, in futuro, questo impianto potrebbe sostituire gli occhiali convenzionali o le lenti a contatto.
Si ritiene addirittura che questa nuova tecnologia possa essere utilizzata per spingere ulteriormente la Realtà Virtuale, trasmettendo immagini e sensazioni direttamente al cervello. Da questa prospettiva, quindi Science Corp sta creando un occhio bionico invece di un impianto cerebrale. Ma non possiamo esserne sicuri fino a quando la società non ottiene l’approvazione della FDA per utilizzare il suo prototipo negli esseri umani.
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