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L’olio di oliva ci aiuta a proteggere il nostro cuore

L’olio di oliva, il re della tradizione agroalimentare del Mediterraneo e il filo conduttore della cucina italiana, sembra sia anche in grado di apportare notevoli benefici alla nostra salute, purché consumato correttamente e nelle dosi giuste.

 

I benefici dell’olio di oliva sulla nostra salute

Alcuni studi hanno infatti collegato l’olio d’oliva ad una serie di benefici per la salute, dall’abbassamento della pressione sanguigna alla riduzione dell’infiammazione. Sembra anche che consumare olio di oliva porti ad un rischio ridotto di cancro, una potenziale prevenzione del morbo di Alzheimer e persino ad un minor rischio di morte prematura.

Va comunque considerato che la maggior parte di questi studi, in cui si sono ottenuti risultati a favore dell’olio di oliva, prendevano in considerazione persone che lo hanno utilizzato nel contesto di una dieta mediterranea più ampia, quindi un’alimentazione salutare, e come sostituto di altre fonti di grasso. I risultati degli studi dunque potrebbero non riguardare i singoli effetti diretti dell’uso di olio di oliva.

La ricerca più solide riguardo i benefici derivanti dal consumo di olio di oliva, riguardano le sue proprietà benefiche per il cuore. Diversi studi hanno infatti dimostrato che un suo consumo regolare, nelle dosi idonee, poteva condurre ad un minor rischio di morte per malattie cardiovascolari, rispetto a coloro che lo consumavano raramente o mai.

 

Come ci aiuta a proteggere il cuore

Al momento non sono note nello specifico le modalità di questa correlazione, ma i ricercatori hanno formulato alcune teorie su come questo grasso vegetale sia in grado di proteggere il cuore.

L’olio d’oliva contiene infatti acidi grassi monoinsaturi, che possono ridurre i livelli nel sangue di lipoproteine a bassa densità, o LDL, il così detto “colesterolo cattivo”, riducendo quindi la formazione delle placche che possono restringere e ostruire le arterie principali. Le sue azioni benefiche potrebbero anche essere dovute ai polifenoli in esso contenuti, degli antiossidanti che possono aiutare a proteggere le cellule dai danni ossidativi.

 

Come trarre i maggiori benefici dall’olio di oliva

Riguardo a come sia meglio consumarlo, va sempre ricordato che si tratta di un grasso e quindi, nonostante i suoi benefici, apporta molte calorie. Va dunque utilizzato al posto di altri grassi, come il burro ad esempio, nella cucina e nei condimenti, ma mi raccomando, non più di 3 o 4 cucchiai al giorno.

Per ottenere il massimo dei benefici bisogna anche tener conto del metodo con cui è stato prodotto. Ovviamente tutto l’olio d’oliva è estratto dalle olive, ma esistono diversi metodi e procedure che ne determinano le caratteristiche, il sapore, il profumo e le proprietà.

Il tipo vergine si ricava dalla spremitura meccanica delle olive. L’olio extravergine (a volte indicato come EVO), deve essere ottenuto tramite estrazione con soli metodi meccanici e la sua acidità non deve mai superare lo 0,8%. Infatti l’acidità, cioè la concentrazione di acidi grassi liberi, è uno dei parametri fondamentali per valutare qualitativamente l’olio.

Altri tipi merceologici di olio derivato dalle olive si ottengono per rettificazione degli oli vergini e per estrazione con solvente dalla sansa di olive. È caratterizzato da un elevato contenuto di grassi monoinsaturi.

Meno è lavorato e più è alto sarà il suo contenuto di polifenoli. Esporre l’olio a temperature estreme o solventi chimici durante la lavorazione, può degradare i polifenoli. Quando possibile è dunque meglio prediligere l’olio extravergine di oliva o l’olio di oliva vergine, che in genere mantiene buoni livelli di polifenoli.

Foto di Steve Buissinne da Pixabay

Valeria Magliani

Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

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