Secondo un recente studio pubblicato sulla rivista Journal of Respiratory and Critical Care Medicine, gli acidi grassi Omega-3, abbondanti in alimenti come il pesce azzurro ed il salmone, potrebbero essere un ottimo aiuto nel mantenimento della salute dei polmoni.
Nella loro ricerca gli scienziati hanno raccolto diverse prove da un progetto di ricerca ampio e diversificato condotto su adulti sani e sostenuto dal National Institutes of Health. Lo studio mostra dunque prove abbastanza convincenti dell’associazione tra Omega-3 e salute polmonare e sottolinea l’importanza di includere questi acidi grassi nella dieta.
Come afferma infatti l’autrice corrispondente della ricerca, Patricia A. Cassano, Ph.D. e direttrice della Divisione di Scienze nutrizionali presso la Cornell University, “sappiamo molto sul ruolo della dieta nel cancro e nelle malattie cardiovascolari, ma il ruolo della dieta nelle malattie polmonari croniche è in qualche modo poco studiato. Questo studio si aggiunge alla crescente evidenza che gli acidi grassi omega-3, che fanno parte di una dieta sana, possono essere importanti anche per la salute dei polmoni“.
All’inizio delle indagini scientifiche, tutti i partecipanti allo studio erano sani e la maggior parte non mostrava alcuna evidenza di malattia polmonare cronica. Il campione analizzato era composto inoltre da persone razzialmente diverse, con un’età media di 56 anni, di cui il 55% erano donne. I partecipanti sono stati tenuti sotto osservazione per una media di sette anni e, in alcuni casi, fino a 20 anni.
I risultati dell’analisi hanno mostrato che livelli più elevati di acidi grassi omega-3 nel sangue erano associati ad un tasso inferiore di declino della funzione polmonare. Gli autori dello studio hanno visto le associazioni più forti per l’acido docosaesaenoico (DHA), un acido grasso omega-3 che si trova nei pesci grassi come salmone, tonno e sardine.
Dopo aver riscontrato questa prima associazione, i ricercatori si sono spinti oltre con la seconda parte del progetto, ovvero l’analisi dei dati genetici della Biobanca del Regno Unito su oltre 500.000 partecipanti in tutta Europa.
Alcuni marcatori genetici del sangue sono stati studiati come misura indiretta, o proxy, per i livelli di acidi grassi omega-3 nella dieta. Anche i risultati di questa seconda analisi hanno mostrato che livelli più elevati di acidi grassi omega-3, compreso il DHA, erano associati a una migliore funzionalità polmonare.
Ma poiché l’attuale studio includeva solo adulti sani, i ricercatori stanno ora collaborando con lo studio COPDGene per esaminare i livelli ematici di acidi grassi omega-3 in relazione al tasso di declino della funzione polmonare tra le persone con broncopneumopatia cronica ostruttiva o BPCO, compresi i forti fumatori, per stabilire se anche in questi casi vi siano le stesse associazioni benefiche tra Omega-3 e funzionalità polmonare.
Foto di Louis Hansel su Unsplash
La matematica è piena di sorprese, e il paradosso della fune di Galileo ne è un esempio emblematico. Immaginate di…
La tecnologia indossabile ha fatto enormi progressi negli ultimi anni, passando da semplici dispositivi per il monitoraggio dell'attività fisica a…
Il cronotipo, ovvero la predisposizione individuale a essere più attivi e vigili in determinate fasce orarie della giornata, è un…
Un'idea che stuzzica la mente, ma che a conti fatti risulta essere poco probabile: e se il Game pass di Xbox dovesse arrivare direttamente…
Instagram sfida apertamente TikTok, la piattaforma social divenuta famosa nel mondo per i suoi video brevi, con una vera e propria caccia ai creator.…
Le turbolenze aeree sono fenomeni atmosferici che possono causare disagio durante il volo. Recenti analisi hanno identificato le rotte più…