Gli oceani sono per buona parte un mistero e ogni tanto capita di imbattersi in una nuova specie o comunque in una i cui dati scarseggiano. Proprio quest’ultima eventualità è appena successa nelle acque al largo del Cile dove un gruppo di biologi si sono imbattuti in un branco di orche. Tra questa c’era un particolare esemplare che nel corso degli ultimi decenni è stato visto raramente mentre le prova a supporto di questi avvistamenti sono ancora meno.
Per quanto sembri strani, le orche vengono distinte in Tipo A, Tipo B, Tipo C e la più rara di tutte ovvero la Tipo D, la protagonista di questa storia. Le prove sulla loro esistenza sono poche tanto che gli unici campioni di tessuti relativi a questa specie risalgono al 1955, almeno fino a poco tempo fa. La spedizione nota come NOAA è riuscita a prelevarne altri vicino a Capo Horn e gli esami hanno dimostrato che i campioni sono affini: si tratta del Tipo D.
Ecco una dichiarazione di un ecologista della missione NOAA: “Siamo molto entusiasti delle analisi genetiche a venire. Le orche di tipo D potrebbero essere il più grande animale non descritto rimasto sul pianeta e una chiara indicazione di quanto poco sappiamo della vita nei nostri oceani“.
Le caratteristiche di quest’orca è da ricercarsi in una pinna più stretta e appuntita, denti più piccoli, una fronte più arrotondata e delle macchie bianche vicino agli occhi, oltre altre iconiche. Questa specie è stata distinta dalle altre tramite un documento del 2010, ma grazie a questo nuovo avvistamento il tutto verrà aggiornato.
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