Quando si pensa al predatore per antonomasia negli oceani, di solito si sbaglia. Non sono gli squali, neanche lo squalo bianco, ma si tratta delle orche assassine, soprattutto per via della loro intelligenza e capacità di collaborare. Non c’è niente di più pericoloso di gruppi di esemplari che vanno a caccia.
Di recente al largo del Sud Africa è stata registrata la caccia più grossa mai vista, perlomeno in fatto di numeri vittime. Una coppia di orche maschie, tra l’altro coppia già conosciuta ai ricercatori, ha in due ore fatto strage di squali manzo nasolargo. La conta ha riportato 17 prede uccise, ma il numero in realtà potrebbe risultare anche più alto. Come sempre in questi casi, a tutti gli esemplari ripescati mancava il fegato, l’organo più prelibato per queste macchine perfette.
Come già detto, questa coppia di orche era già conosciuta. Sono state viste cacciare insieme nel 2009 e hanno fatto loro quella zona di caccia verso il 2015, False Bay. In quella zona la presenza degli squali bianchi era comune, soprattutto perché a loro volta cacciavano le foche. Da quando il duo è comparso però, la situazione è cambiata profondamente. La popolazione è diminuita parecchio e ora avvistarli risulta difficile.
Ogni tanto carcasse di squalo bianco finisco a riva con l’inconfondibile marchio della caccia delle orche, la mancanza del fegato. Solo l’anno scorso sono riusciti ad osservare dal vivo l’incontro tra un’orca e proprio uno squalo con il risultato finale abbastanza prevedibile, proprio a sottolineare chi è l’apex.
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