Da una galassia nana perturbata dalla Via Lattea e sua satellite, è nata e si è accresciuta una stella davvero molto particolare. Questa stella presenta una composizione chimica davvero atipica, in quanto contiene quantità elevate di elementi pesanti.
Le galassie nane, hanno meno della metà delle stelle della nostra Via Lattea, eppure si pensa che sia proprio da questo tipo di galassie che siano giunti gli elementi principali che hanno costituito la nostra galassia. Ed anche questa curiosa stella è giunta nella Via Lattea da una sua piccola vicina. Gli astronomi non sono comunque a conoscenza di quante stelle e quali tipi, siano arrivati da galassie nane correlate con la Via Lattea.
La particolarità della stella in questione è nella sua composizione chimica. Presenta una scarsa quantità di magnesio, un fenomeno curioso dato che è l’ottavo elemento più abbondante dell’universo. Sembra invece essere ricca di elementi pesanti, come oro, uranio e europio (il più reattivo tra gli elementi delle terre rare).
Proprio questa sua composizione chimica atipica, colloca la sua formazione al di fuori della Via lattea. Come ha infatti spiegato Zhao Gang, professore del National Astronomical Observatories of Chinese Academy of Sciences (NAOC) e coautore dell’articolo: “Le stelle conservano le informazioni chimiche del luogo in cui nascono, possiamo così distinguere quelle che si sono formate nella Via Lattea da quelle formate nelle galassie nane”.
La scoperta è stata possibile grazie all’analisi dei dati raccolti dal Large Sky Area Multi-Object Fiber Spectroscopic Telescope (LAMOST) e dal Subaru Telescope, eseguita da un team internazionale guidato dal prof. Zhao.
Il LAMOST è un telescopio riflettore dotato di ottica adattiva. Si tratta di uno strumento straordinario che può catturare fino a 4000 spettri durante una sola esposizione. Il grande lavoro effettuato da questo telescopio è di fondamentale importanza per il rilevamento di stelle con caratteristiche chimiche particolari e fino ad ora ha ottenuto oltre 8 milioni di spettri.
Per Xing Qianfan, autore principale dello studio, l’importanza di scovare stelle chimicamente atipiche, è di grande aiuto per lo studio dell’evoluzione chimica dei sistemi stellari. “La stella appena scoperta, ricca di elementi pesanti, permette di indagare e comprendere l’evoluzione chimica delle galassie nane perturbate. In queste ultime infatti la formazione stellare è relativamente lenta rispetto alle galassie più grandi, portando a differenze chimiche tra le loro stelle”.
Questa abbondante presenza di elementi pesanti, indica che la stella è nata in una galassia nana influenzata dalla cattura neutronica rapida. Questo fenomeno è una reazione nucleare che ha un ruolo molto importante nella nucleosintesi stellare degli elementi pesanti. Generalmente si verifica durante la fusione di due stelle di neutroni appartenenti ad un sistema binario, in una galassia nana.
Secondo Zhao, la scoperta e lo studio di questa stella, potrebbero essere un punto di partenza per conoscere la chimica delle galassie nane e, di conseguenza, capire di più sulla storia della formazione della Via Lattea.
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