Gli astronomi dell’istituto giapponese RIKEN e dell’istituto olandese SRON, sono riusciti nella straordinaria impresa di osservare un evento conosciuto, ma mai osservato direttamente fino ad ora, ovvero lo scontro tra due enormi ammassi di galassie.
È dunque la prima volta che viene osservato questo tipo di fusione, un evento estremamente difficile da osservare in quanto, coinvolgendo degli ammassi di galassie, e quindi degli oggetti cosmici estremamente grandi, e non delle singole galassie, avviene su una scala spazio temporale enorme. Un evento del genere richiede infatti tempi estremamente lunghi per giungere a compimento, che rientrano nella scala di intere ere cosmiche.
Per questo motivo ne possiamo osservare soltanto dei brevi momenti, considerando la scala temporale nell’ordine dei miliardi di anni necessari per l’intero evento. Secondo gli scienziati la fusione tra ammassi di galassie è un processo che si articola in diverse fasi che sono tutt’ora in corso di studio.
Quello che rende straordinaria questa osservazione, è il fatto che per la prima volta è stato immortalato il momento in cui i due ammassi iniziano a toccarsi, ovvero l’avvio di questo affascinante e sconosciuto processo cosmico. Questo rende più facile comprendere che si tratta effettivamente di due ammassi di galassie, in quanto i due giganteschi oggetti celesti sono ancora quasi totalmente distinti l’uno dall’altro. Inoltre osservare come questo processo abbia inizio potrebbe fornire moltissime informazioni sull’intero evento di fusione.
Stando alle teorie fino ad ora proposte l’inizio del processo di fusione è un evento relativamente breve, e questo ne rende difficile l’individuazione. Come ha infatti spiegato, con una metafora calzante uno dei ricercatori, osservare questo momento è come cercare di fotografare una goccia d’acqua che tocca la superficie di uno stagno mentre piove. Questa similitudine rende chiaro il concetto di come questo evento non sia solo repentino, ma anche difficile da osservare a causa delle interferenze e dei disturbi.
Spesso infatti i ricercatori hanno dovuto scartare l’osservazione di alcune fusioni di ammassi galattici poiché queste erano già iniziate da molto tempo ed avevano già oltrepassato il momento di loro interesse. Questa volta invece è andata diversamente ed i ricercatori sono riusciti ad osservare il momento in cui i due enormi ammassi hanno iniziato il processo di fusione.
Dall’osservazione di questo evento gli scienziati sono riusciti a determinare il verificarsi di una sorta di evento traumatico causato dallo scontro tra i due ammassi. Si viene infatti a creare una zona di gas molto caldi, le cui temperature possono raggiungere i 100 milioni di gradi. I ricercatori ritengono che questa zona possa estendersi anche oltre i confini stessi degli ammassi di galassie in fusione.
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