Il manoscritto nel manoscritto, svelato dalla tecnica di imaging sviluppata da alcuni studenti. Un gruppo di matricole del Rochester Institute of Technology (RIT) ha infatti portato alla luce delle pagine nascoste tra i fogli di un manoscritto del XV secolo, grazie al loro innovativo sistema di imaging a fluorescenza ultravioletta.
Grazie alla loro ricerca infatti si è scoperto che questo manoscritto medievale su pergamena, conservato nella Cary Graphic Arts Collection del RIT, aveva più strati di scrittura. Nel Medioevo infatti la produzione di manoscritti su pergamena era costosa, per questo le pagine venivano regolarmente raschiate o cancellate per poter essere poi riutilizzate.
E ciò che gli studenti del RIT hanno scoperto è la firma chimica lasciata dal testo precedente, rilevata analizzando altre aree dello spettro luminoso, dato che nel visibile, apparentemente non lascia traccia.
L’emozionante evento è stato raccontato da Zoë LaLena, una studentessa di scienze dell’imaging, che ha lavorato al progetto. LaLena ha dichiarato che “per utilizzare il nostro sistema, abbiamo preso in prestito diverse pergamene dalla Cary Collection qui al RIT e quando ne abbiamo messa una sotto la luce UV, abbiamo notato sotto, questo incredibile corsivo francese scuro. È stato fantastico dato che questo documento è nella Cary Collection da circa un decennio e nessuno se n’è accorto.”
Il sistema di imaging è stato originariamente costruito da 19 studenti, ma quando il RIT è passato alla didattica a distanza a marzo, a causa dell’epidemia di coronavirus, gli studenti non hanno potuto terminare la costruzione. Ma grazie ad una donazione di Jeffrey Harris e Joyce Pratt, i ragazzi hanno ottenuto i fondi necessari per continuare durante l’estate.
Ma ora, dopo essere stato assemblato durante l’autunno, il sistema è pronto e grazie ad esso “gli studenti hanno fornito informazioni incredibilmente importanti su almeno due dei nostri fogli di manoscritti qui nella raccolta e in un certo senso hanno scoperto due testi che non sapevamo fossero nella raccolta. Ora dobbiamo capire quali sono quei testi e questo è il potere dell’imaging spettrale nelle istituzioni culturali. Per comprendere appieno le nostre raccolte, dobbiamo conoscere la profondità delle nostre raccolte e la scienza delle immagini aiuta a rivelarci tutto questo.”
Con questa stessa tecnica, il team di studenti vuole analizzare altri manoscritti dalle collezioni Ege in tutto il paese sono palinsesti. Hanno infatti scoperto altre pagine nascoste in un altro manoscritto della Ege Collection.
Ph. Credit: Screenshot Youtube
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