Foto di natureconcept da Pixabay
Nel cuore della foresta pluviale di Panama si nasconde una strategia di sopravvivenza che sembra uscita da un romanzo di fantascienza. La Dipteryx oleifera, meglio conosciuta come fava tonka, è un albero tropicale che ha sviluppato un’insolita capacità: usare i fulmini per eliminare i rivali e prosperare.
Mentre per la maggior parte degli alberi un fulmine rappresenta una sentenza di morte, la fava tonka si distingue per la sua resilienza. Secondo un recente studio pubblicato su New Phytologist, questa pianta non solo resiste ai colpi, ma ne trae vantaggio ecologico e riproduttivo.
Il team guidato dall’ecologo forestale Evan Gora ha monitorato per anni le reazioni degli alberi ai fulmini nella riserva naturale di Barro Colorado. Utilizzando una rete di sensori di campo elettrico, telecamere e droni, i ricercatori hanno analizzato più di 100 scariche elettriche, osservando le conseguenze immediate e a lungo termine sulle piante colpite.
Il risultato? Ogni fulmine uccideva in media due tonnellate di biomassa e distruggeva fino all’80% dei rampicanti parassiti intorno alla fava tonka. L’albero restava intatto, mentre la concorrenza scompariva.
Il segreto della fava tonka risiede nella sua elevata conduttività interna. Questa caratteristica le permette di incanalare l’energia del fulmine senza subire gravi danni, come se fosse dotata di un sistema isolante naturale. Un comportamento simile è stato osservato in alcuni alberi australiani resistenti al fuoco.
La strategia è così efficace che, secondo i calcoli dei ricercatori, un singolo albero può aumentare la produzione di semi fino a 14 volte nel corso della sua vita grazie a questi impatti.
I vantaggi per la fava tonka sono direttamente proporzionali ai rischi per chi le cresce attorno. Gli alberi vicini hanno infatti una probabilità molto più alta di morire dopo un evento atmosferico estremo. L’albero si trasforma così in un predatore silenzioso, che si affida ai fulmini per rafforzare il proprio dominio.
Gora e il suo team ora puntano ad estendere la ricerca alle foreste tropicali di Africa e Asia, per verificare se anche lì esistano specie capaci di allearsi con i fulmini per sopravvivere e vincere la competizione naturale.
Foto di natureconcept da Pixabay
Sono sempre di più gli utenti che utilizzano gli sticker all'interno di WhatsApp. Nel corso degli ultimi mesi, il noto…
Il termine giapponese Yūgen è una delle parole più affascinanti e difficili da tradurre della lingua nipponica. Rappresenta un concetto…
Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha compiuto importanti progressi nella comprensione del dolore e dei suoi meccanismi biologici. Uno…
Asus ExpertBook P5 è un notebook business, quindi pensato principalmente per un utilizzo lavorativo, ma soprattutto per utenti che puntano molto…
Dimentica solo vaccini e mascherine: presto potremmo masticare la nostra protezione contro i virus. Un team di ricercatori della University…
Negli ultimi anni, la ricerca neuroscientifica ha puntato sempre più l’attenzione sulle cellule di Purkinje, neuroni altamente specializzati del cervelletto…