Nuove prove suggerirebbero che i pangolini, e non i serpenti, potrebbero essere l’anello mancante per la trasmissione del nuovo coronavirus dai pipistrelli agli umani.
Dalla prima diffusione nel mercato all’ingrosso di Huanan a Wuhan, in Cina, alla fine del 2019, COVID-19 ha infettato oltre un milione di persone in tutto il mondo. Per comprendere e controllare la trasmissione di COVID-19, gli scienziati stanno studiando ciò che causa la malattia: SARS-CoV-2, precedentemente denominato 2019-nCoV.
Il SARS-CoV-2 è un virus zoonotico, il che significa che ha avuto origine negli animali ed è stato passato poi all’uomo. Una sfida fondamentale è capire quale animale ha trasmesso il virus.
Secondo nuovi studi i ricercatori pensano che i pangolini, al contrario dei serpenti, possano aver trasmesso il coronavirus all’uomo e causato la pandemia di COVID-19. Il pangolino, noto anche come formichiere squamoso, è l’unico mammifero noto con squame e si trova in Asia e in Africa.
Da gennaio 2020, l’attuale consenso tra la comunità scientifica è che la SARS-CoV-2 ha avuto origine nei pipistrelli; tuttavia, è improbabile che i pipistrelli abbiano trasmesso il virus direttamente agli esseri umani in base a ciò che è noto sulla diffusione di coronavirus zoonotici precedenti.
Inizialmente gli scienziati sospettavano che il pipistrello avesse trasmesso il coronavirus all’uomo usando come ospite intermedio un altro animale. Ad esempio, SARS-CoV, che è il coronavirus che ha causato la pandemia di SARS nel 2003, è un parente stretto di SARS-CoV-2. Gli scienziati sospettavano che il virus fosse passato dai pipistrelli all’uomo attraverso lo zibetto di palma mascherato. Allo stesso modo, MERS-CoV, il coronavirus che ha causato la MERS in Medio Oriente nel 2012, è passato dai pipistrelli all’uomo attraverso il dromedario.
L’identità dell’ospite intermedio di SARS-CoV-2 è quindi un mistero che molti ricercatori sperano di risolvere, poiché conoscere l’ospite intermedio è molto utile per prevenire un’ulteriore diffusione dell’epidemia.
Uno studio iniziale ha affermato che serpenti come il krait cinese e il cobra cinese potessero essere gli ospiti intermedi del SARS-CoV-2. Tuttavia, questa conclusione ha rapidamente attirato lo scetticismo poiché non esiste alcuna prova che i coronavirus possano passare da un animale a sangue freddo, come i serpenti, agli esseri umani.
Gli studi degli scienziati hanno rivelato che la sequenza genetica del coronavirus, scoperta in campioni polmonari di pangoline malesi, era molto simile alla SARS-CoV-2. I due virus condividevano il 91% della loro sequenza genetica.
Nel frattempo, diversi altri gruppi di ricerca hanno trovato ulteriori prove sperimentali di pangoline infettate da coronavirus molto simili al SARS-CoV-2. Mentre i pangolini sono ora i principali sospettati come ospiti intermedi, lo studio conclude che altri potenziali ospiti dovranno essere ancora considerati.
Difatti altri animali come procioni, furetti e gatti possono essere infettati dal SARS-CoV-2, tuttavia non sappiamo se questi possano effettivamente trasmettere il coronavirus COVID-19 all’uomo.Su Amazon le feste di Natale arrivano prima! Il noto e-commerce ha appena inaugurato il "Negozio di Natale". Al suo…
Il cinema è una forma d'arte che cattura l'attenzione dello spettatore attraverso storie, immagini e suoni, ma c'è molto di…
WhatsApp continua a portare in campo funzioni riguardanti gli aggiornamenti di stato. Scovate nell'ultima beta dell'app per dispositivi iOS, tracce…
Gli astronauti americani, anche quando sono in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), non rinunciano al diritto di voto, un’opportunità…
L'olio di palma è da tempo oggetto di discussioni per i suoi effetti sulla salute. È ampiamente utilizzato nell'industria alimentare…
Asus Zenbook S 14 (modello UX5406SA) è un notebook destinato a durare per molti anni, un dispositivo che convince sin…