I pannelli solari sono un strumento molto utile e la tecnologia negli ultimi anni ha fatto passi avanti anche se forse non eccessivamente grossi. Ci sono ancora diversi punti deboli come il fatto che di notte sono inutilizzabili. Detto questo, una nuova ricerca ha aperto le porte a un futuro completamente diverso dove si possono utilizzare proprio nelle ore notturne sfruttando il calore.
Normalmente i pannelli solari assorbono la luce del Sole e la convertono in energia. In questo caso il calore non è esattamente l’unico punto fondamentale tanto che i pannelli solari funzionano meglio d’inverno. Detto questo il calore rimane un elemento importante e lo sarà ancora di più per le versioni notturne.
Al contrario di raccogliere il calore in ingresso, di notte si può sfruttare il calore in uscita. Come funziona? I pannelli solari caldi di notte irradiano calore verso l’esterno, una forma di luce infrarossa invisibile, raffreddamento radioattivo. L’idea è di sfruttare questo processo.
I ricercatori della Stanford University hanno sviluppato un progetto che teoricamente permetterebbe di creare pannelli solari notturni in grado di generare 2,2 watt per metro quadrato. Altri studi hanno provato ad arrivare a questo punto, ma il progetto in questione è in grado di produrre 120 volte l’energia degli altri.
Le parole degli autori: “Questo risultato è significativamente più alto rispetto ai risultati riportati in precedenza e indica la potenziale applicabilità della raccolta di energia elettrica di notte. Stiamo lavorando per sviluppare una generazione di illuminazione sostenibile e ad alte prestazioni che possa fornire a tutti, compresi quelli nelle aree in via di sviluppo e nelle aree rurali, l’accesso a fonti energetiche di illuminazione affidabili e sostenibili a basso costo.”
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