L’artista, inventore e ingegnere Leonardo da Vinci, morto 500 anni fa, potrebbe aver subìto una paralisi alla mano dopo un incidente, che gli avrebbe impedito di completare alcune delle sue opere, come la Gioconda, e altri dipinti solo anni dopo.
L’affermazione è stata fatta da medici italiani, Davide Lazzeri e Carlo Rossi, che hanno analizzato la rappresentazione della mano destra di Da Vinci in due opere d’arte. Dalle immagini, hanno diagnosticato la paralisi ulnare o “mano in artiglio” e hanno suggerito che lo stato della mano dell’artista potrebbe essere stato causato da un incidente.
La rivelazione è stata pubblicata sulla rivista accademica della Royal Society of British Medicine.
“Questo potrebbe spiegare il motivo per cui ha lasciato innumerevoli dipinti incompleti, tra cui la Gioconda, durante gli ultimi cinque anni della sua carriera come pittore, pur continuando a insegnare e disegnare“, afferma l’autore principale dello studio e specialista in chirurgia plastica Davide Lazzeri ricostruzione a Roma.
Nello studio, sono state analizzate due opere d’arte che hanno mostrato Leonardo da Vinci negli ultimi anni di vita. Uno è un ritratto di Da Vinci, disegnato con il gesso rosso, attribuito all’artista lombardo Giovanni Ambrogio Figino, del XVI secolo.
In un modo insolito, il disegno mostra il braccio destro di Da Vinci in gran parte nascosto dalle pieghe dei suoi vestiti. La mano è visibile, ma in una “posizione rigida e contratta“. Prima di questo nuovo studio, era stato precedentemente suggerito che la mano di Da Vinci fosse stata danneggiata da un ictus.
Tuttavia, secondo il dott. Davide Lazzeri, non ci sono notizie che Da Vinci abbia presentato un declino cognitivo o altri disturbi motori che potrebbero essere stati derivati da un ictus. “Non ci sono informazioni su una possibile paralisi facciale che si verifica spesso dopo un ictus“, scrivono gli autori.
Il nervo ulnare corre dalla spalla al mignolo e controlla la quasi totalità dei muscoli della mano intrinseche e permettono movimento deboli. Una caduta potrebbe aver causato un trauma nel braccio dell’artista, che porta alla paralisi o alla debolezza dei nervi.
I ricercatori hanno anche esaminato un’incisione di un uomo che suona una lira dal braccio, uno strumento a corde del Rinascimento, recentemente attribuito a Leonardo Da Vinci. Inoltre, ulteriori prove sono state trovate nel diario di Antonio de Beatis, assistente del cardinale italiano Luigi d’Aragona, che visitò la casa di Da Vinci nel 1517.
Beatis notò che non ci si poteva più aspettare “il suo buon lavoro, dal momento che una certa paralisi ha limitato la sua mano destra“, scrive. Tuttavia, continua Beatis, anche se non può dipingere “con la dolcezza che gli è peculiare, può ancora disegnare e insegnare ad altre persone“.
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