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Perché l’intelligenza artificiale ha bisogno di diversità, giustizia e inclusione

La necessità di perseguire la giustizia razziale è più urgente che mai, soprattutto nel settore tecnologico. L’ampia portata e la potenza dell’apprendimento automatico (ML) e dell’intelligenza artificiale (AI) fanno sì che qualsiasi pregiudizio razziale alla fonte sia moltiplicato all’ennesima potenza nelle imprese e nel mondo intero; non è possibile sottovalutare l’impatto che questi pregiudizi tecnologici hanno sulla società nel suo complesso.

 

L’intelligenza artificiale deve contribuire al raggiungimento della giustizia sociale

Quando i responsabili delle decisioni nelle aziende tecnologiche non tengono conto della diversità della popolazione in generale, influiscono negativamente sul modo in cui i loro prodotti sono concepiti, sviluppati e implementati. Per richiamare l’attenzione sulla situazione VentureBeat ha organizzato Evolve, che si terrà il prossimo 8 dicembre esclusivamente online; è un evento della durata di 90 minuti che esplora i pregiudizi, il razzismo e la mancanza di diversità nello sviluppo e nella gestione dei prodotti di intelligenza artificiale e spiega il motivo per cui non è possibile ignorare questi problemi.

Huma Abidi, senior director dei software di intelligenza artificiale e dell’ingegneria di Intel e relatrice di Evolve, afferma che il 2020 ha introdotto molti cambiamenti, dal lavoro in remoto alla nascita del movimento Black Lives Matter, e questo ha fatto capire a tutti che la diversità, la giustizia e l’inclusione sono oggi più importanti che mai. Nel 2015, Intel aveva stanziato 300 milioni di dollari per un’iniziativa volta ad aumentare la diversità e l’inclusione nelle fila dell’azienda, dall’assunzione all’inserimento fino al mantenimento dei lavoratori. L’obiettivo dell’azienda per il 2020 è di aumentare il numero di donne che occupano posizioni tecniche al 40% entro il 2030 e di raddoppiare il numero di donne e di minoranze scarsamente rappresentate nella dirigenza senior.

Abidi aggiunge che la diversità non è solo il giusto obiettivo da raggiungere, ma è anche il miglior incentivo per gli affari, e conclude affermando che gli studi hanno mostrato dati che rendono sempre più chiaro che le aziende con una forza lavoro diversificata ottengono risultati finanziari migliori.

Ph. credits: Foto di Markus Winkler da Pixabay

 

Gloria Fiorani

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