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Come tutti ben sappiamo, Pfizer ha da un po’ di tempo tagliato l’invio delle dosi destinati ai diversi paesi europei, e anche extra-europei, come il Canada. La colpa è stata data a un apparente difficoltà nella produzione, ma un recente annuncio potrebbe indicare un ritorno alla normalità e non solo.
La produzione delle dosi di vaccino contro il coronavirus potrebbe presto aumentare grazie a una nuova e migliorata efficienza negli impianti di produzione. Si parla di un miglioramento notevole visto che sono passati dalla produzione di un intero lotto da 110 giorni a 60. Questo cambiamento avverrà prima di tutto negli stabilimenti produttivi negli Stati Uniti, ma si suppone possa replicare il tutto anche nell‘impianto in Belgio.
Progetto “Velocità della luce“, questo il nome che Pfizer ha dato al nuovo programma di produzione. Secondo quanto detto da un portavoce del colosso farmaceutico, solo nell’ultimo mese sono riusciti a raddoppiare la produzione. Il motivo di queste settimane di assestamento è presto detto. È la prima volta che viene prodotto su larga scala un vaccino mRNA e ci è voluto un po’ di tempo per cercare di trovare il processo migliore e più efficace.
Le parole di Robert Van Exan, presidente dell’Immunization Policy and Knowledge Translation: “Nessuno ha mai prodotto vaccini a mRNA su questa scala, quindi puoi scommettere i tuoi soldi che i produttori stanno imparando mentre continuano a produrre. Scommetto che ogni giorno si imbattono in qualche sfida ai vaccini e ogni giorno la risolvono, e questo va nel loro playbook.”
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