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Il Tatooine di Star Wars esiste: scoperto pianeta che orbita attorno a due Soli

TOI 1338b è il primo pianeta circumbinario scoperto dal telescopio spaziale TESS, come ha rivelato la NASA nei giorni scorsi. Il pianeta, grande quasi 7 volte la Terra, orbita intorno a ben due soli.

 

Un pianeta con due soli, e non si tratta di Tatooine

Spesso gli amanti delle saghe fantascientifiche si chiedono se sia possibile la vita su pianeti esterni al nostro Sistema Solare, ma simili a quelli visitati dai loro beniamini: “in una galassia lontana lontana”, i mondi ideati da George Lucas potrebbero esistere e le ultime rivelazioni della NASA ne sono una “piccola” conferma. Nell’ambito della missione Explorer, il telescopio spaziale TESS ha scoperto il primo pianeta circumbinario, TOI 1338b: in parole “nerd”, è un equivalente del pianeta Tatooine.

TOI 1338b ha le dimensioni che oscillano tra Saturno e Nettuno, per la precisione misura 6,9 volte la Terra: si trova a 1300 anni luce dalla Costellazione del Pittore. Proprio come il pianeta desertico più famoso della fantascienza, orbita intorno a ben due stelle, una di dimensioni maggiori (oltre dieci volte il Sole) e l’altra più piccola e fredda (solo un terzo del Sole).

Un altro pianeta simile, già scoperto nel 2011, è Kepler 16b che orbita intorno alla stella binaria Kepler 16, nella Costellazione del Cigno: questo pianeta si trova ai limiti della cosiddetta zona abitabile, dove potrebbe esistere acqua allo stato liquido, condizione fondamentale per la vita. Ma la natura gassosa e le dimensioni eccessive del pianeta, che eguagliano quelle di Saturno, lo rendono al momento inabitabile, come ha spiegato il Dottor Phil Sutton, scienziato planetario della University of Lincoln. Gli scienziati attualmente sono alla ricerca di una esoluna, ossia un satellite che orbiti intorno a Kepler 16b.

 

Una nuova Terra dovrebbe somigliare a Yavin 4 o Endor

Proprio per trovare l’ambiente vivibile della Terra, è necessaria la presenza di una stella e di un satellite, che abbiano una rotazione sincrona con il pianeta, proprio come nel nostro caso. Mentre è stato possibile scoprire pianeti extrasolari, non si può dire altrettanto dei satelliti.

Il Dottor Sutton è da anni impegnato nella ricerca delle esolune simili, concentrandosi in particolare su J1407b, l’esopianeta dagli anelli giganti: tuttavia, non ancora il suo lavoro non ha ancora avuto successo. “Si spera che sempre maggiori studi sul nostro vasto universo possano portare queste misteriose esolune a essere più comuni”. Auspica che possa verificarsi una cosa simile al boom di scoperte legati agli esopianeti negli ultimi decenni: infatti, ad oggi se ne contano oltre 4000. “È una possibilità elettrizzante e sarebbe un grande potenziale per la vita al di fuori del nostro Sistema Solare, ma non siamo agli stessi livelli visti in Star Wars. Per ora”.

Maria Chiara Sbragaglia

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