Lo sappiamo da decenni di anni che tra gli ecosistemi più a rischio ci sono i due poli del pianeta. Le specie che vivono in questi luoghi presto potrebbero non esserci più, o comunque quelle che ci sono vedranno un ambiente completamente diverso. I pinguini imperatore per esempio stanno affrontando molto problemi, soprattutto quando si parla della riproduzione. Nel 2022 le colonie adibite a questo scopo erano cinque e quattro di queste hanno fallito nell’obiettivo.
Cosa si intende per fallimento? Le immagini satellitari hanno mostrato che in queste quattro colonie nessuno dei pulcini è sopravvissuto, di fatto una strage. È la prima volta che viene registrato qualcosa del genere per i pinguini imperatore, ma ovviamente a causa dei cambiamenti climatici questo è probabilmente qualcosa che succederà ancora ancora fino a che la specie sarà estinta, perlomeno in natura.
Le parole degli esperti: “Non abbiamo mai visto i pinguini imperatori non riuscire a riprodursi, su questa scala, in una sola stagione. La perdita di ghiaccio marino in questa regione durante l’estate antartica ha reso molto improbabile che i pulcini sfollati sopravvivessero. Sappiamo che i pinguini imperatori sono altamente vulnerabili in un clima in fase di riscaldamento – e le attuali prove scientifiche suggeriscono che eventi estremi di perdita di ghiaccio marino come questo diventeranno più frequenti e diffusi.”
La stagione riproduttiva era iniziata bene a dire. Tutto era proseguito come da programma, la covata avvenuta tra autunno e inverno, ma l’arrivo della primavera è stata distruttiva. Il ghiaccio si è ritratto in fretta e non c’è stato di fatto spazio. Il punto più colpito è stata il Mare di Bellingshausen, zona prediletta dai pinguini imperatore.
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