La Lunar Reconnaissance Orbiter Camera della NASA ha scattato tre diverse immagini della fossa di Marius Hills, ogni volta con un'illuminazione molto diversa. L'immagine centrale, con il Sole perpendicolare, offre agli scienziati una splendida vista del fondo della fossa di Marius Hills. La fossa Marius è profonda circa 34 metri e larga 65 per 90 metri. Ph. Credit: NASA/GSFC/Arizona State University
L’esplorazione della Luna e la costruzione di una base lunare sulla Luna, fanno parte dell’obiettivo della NASA e saranno un tassello fondamentale per raggiungere Marte. Ma non è certo semplice per gli astronauti sostare sulla nostra cara Luna, dove le temperature massime raggiungono i 127 °C durante il giorno e i meno 173 °C di notte. Tuttavia, secondo un nuovo studio, delle formazioni geologiche uniche, conosciute come pozzi lunari, potrebbero offrire un riparo con temperature ideali per gli astronauti.
Per scoprire la temperatura all’interno di questi pozzi lunari, un team di scienziati planetari dell’University of California, Los Angeles (UCLA) ha utilizzato la termografia del Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) della NASA scoprendo che in uno dei tanti pozzi lunari individuati, la temperatura è sempre attorno ai 17 gradi. In particolare il team di ricerca dell’UCLA si è concentrato sulla voragine nel Mare della Tranquillità, che si trova a poco più di 350 chilometri da dove è atterrato l’Apollo 11.
Uno degli autori dello studio, Tyler Horvath, dottore in scienze planetarie e studente dell’UCLA, ha affermato che la fossa potrebbe essere la bocca di un tubo di lava o di una grotta e che potrebbe quindi essere un luogo ideale in cui vivere per gli astronauti, con temperature perfette e protezione da meteoriti e radiazioni.
Horvath era stato incaricato di creare un modello 3D di uno di questi interessanti pozzi lunari nella regione del Mare della Tranquillità. Durante quel processo, ha però notato un singolo pixel nelle immagini a infrarossi che era più caldo della maggior parte dei punti sulla Luna di notte, quando le temperature precipitano.
Dopo aver ricontrollato i dati del Diviner Lunar Radiometer, uno strumento del LRO che mappa costantemente le emissioni termiche della Luna, e considerato quale luce solare riceve il pozzo lunare, il team ha determinato la temperatura del pavimento della fossa.
Sfortunatamente i ricercatori non hanno ancora la certezza che il pozzo sia l’entrata di una grotta o di un tubo di lava abbastanza grande da poter ospitare una base lunare. Ma sicuramente questa nuova scoperta dell’esistenza di luoghi sulla Luna con temperature così piacevoli e costanti, potrebbe spingere i ricercatori a indagare maggiormente sui pozzi lunari e sulle grotte del Mare della Tranquillità. Magari il luogo perfetto per una base lunare esiste già.
Ph. Credit: NASA/GSFC/Arizona State University
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