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Creata la prima bandiera dell’Antartide per darle voce nella crisi climatica

Evan Townsend, un giornalista americano, ha creato e disegnato la prima bandiera dell’Antartide, per dare voce al continente disabitato nella crisi climatica e incoraggiare la protezione da parte degli altri abitanti della Terra. Progettata mentre lavorava come steward in una stazione di ricerca polare, la bandiera “True South” presenta un picco bianco ghiacciato rispecchiato da una freccia della bussola rivolta a sud.

A detta del creatore è la prima bandiera ad essere stata supportata da qualsiasi programma antartico nazionale e la prima ad essere utilizzata da tutto il continente. L’Antartide non ha una popolazione permanente per tutto l’anno, ma è un luogo suscettibile alla crisi climatica globale.

La speranza è che la bandiera contribuisca a creare un maggior senso di comunità tra i vari ricercatori e aiuterà altre persone ad avere maggior senso del dovere nei confronti di questo territorio cosi spettacolare. La maggior parte delle persone è impossibilitata ad andarci e il continente non ha ne ambasciatori ne rappresentanti. La bandiera quindi vuole essere uno strumento davvero importante per creare una connessione tra i vari spettatori e il continente di cui hanno una certa responsabilità.

 

Un simbolo neutrale

L’Antartide è uno dei luoghi con il riscaldamento più rapido della Terra. Le temperature medie sono aumentate di tre gradi Celsius negli ultimi 50 anni rispetto alla media globale facendo triplicare il tasso di perdita di ghiaccio dal 2012. In estate circa 10.000 ricercatori e lavoratori lavorano e vivono in questo continente. Tuttavia in inverno il numero scende a 1.000 ricercatori quando le temperature scendono sotto i 60 gradi e il trasporto dentro e fuori il continente diventa impraticabile.

La considerazione principale del creatore era quella di creare un simbolo neutrale e non politico di cui la popolazione diversificata e part-time del continente potesse appropriarsi. L’Antartide è un luogo molto complesso, è governato da un sistema di trattati internazionali che ha 53 paesi che ne fanno parte. Quindi la bandiera doveva essere uno strumento universale che non sarebbe alienante per nessun gruppo in particolare.

La bandiera rispecchia l’Antartide fino alle sue caratteristiche essenziali, con bande orizzontali bianche e blu scuro che fanno cenno al fatto che così vicino al Polo Sud, il sole non tramonta mai in estate e non sorge mai in inverno. Questo crea anche un forte contrasto per la massima visibilità durante le tempeste di neve e la notte polare nera come la pece. Al centro della bandiera, la freccia della bussola indica la posizione dell’Antartide sul globo mentre il picco triangolare cattura l’elemento più distintivo della sua geografia.

 

Le bandiere dell’Antartide

Sebbene 2: 3 sia il rapporto di bandiera più comune, Townsend ha optato per il formato 3: 5 più lungo e meno popolare. Questo posiziona l’emblema centrale più lontano dai bordi della bandiera per evitare che venga consumato dai venti polari. Da quando l’Antartide è stata scoperta per la prima volta 200 anni fa, nel continente sono state sventolate numerose bandiere diverse.

In origine, queste erano in gran parte nazionali progettati per rivendicare un diritto sulla terra. Ma da quando l’idea dell’Antartide come un’unica entità protetta è stata istituita con il Trattato sull’Antartide nel 1961, sono state avanzate molte altre proposte. Sia l’ emblema del trattato , che spesso viene erroneamente identificato come bandiera ufficiale dell’Antartide, sia una versione progettata dal vessillologo Graham Bartram che funge da emoji ufficiale, presentano un semplice contorno del continente su uno sfondo blu.

Ma Townsend sostiene che nessuna di queste iterazioni è ufficialmente riconosciuta o ampiamente diffusa in tutto il continente. Altre bandiere progettate per sostenere le comunità sottorappresentate includono lo striscione per i diritti umani di Ai Weiwei e la bandiera arcobaleno rivista di Daniel Quasar, con strisce nere e marroni per rappresentare l’esperienza unica delle persone LGBT di colore.

Ph. Credit: Wikipedia

Annalisa Tellini

Musicista affermata e appassionata di scrittura Annalisa nasce a Colleferro. Tuttofare non si tira indietro dalle sfide e si cimenta in qualsiasi cosa. Corista, wedding planner, scrittrice e disegnatrice sono solo alcune delle attività. Dopo un inizio su una rivista online di gossip Annalisa diventa anche giornalista e intraprende la carriera affidandosi alla testata FocusTech per cui attualmente scrive

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