Nonostante la vita da astronauta sia tutt’altro che semplice, essa garantisce tuttavia la possibilità di godere di alcuni “privilegi”, come sperimentare l’assenza di gravità o ammirare la Terra da una posizione davvero unica. Il cibo però è sempre un punto critico quando si tratta di viaggi spaziali, nel mezzo dei quali ci si deve accontentare di gelato liofilizzato, sale e pepe liquidi e cocktail disidratati a base di gamberi. Tuttavia, il menu potrebbe essere ampliato, grazie alla prima lattuga coltivata nello spazio, nutriente e appetibile come la varietà coltivata sulla Terra.
Gioia Massa, del NASA Kennedy Space Center e scienziata responsabile del progetto di coltivazione della lattuga, ha affermato che la coltivazione di cibo nello spazio potrebbe essere cruciale per gli astronauti soprattutto nelle missioni di lunga durata, come Artemis III, missione che ha in programma di far sbarcare esseri umani sulla Luna entro il 2024, e la prima missione con equipaggio su Marte, prevista per la fine del 2020.
“Se conserviamo alimenti confezionati per molto tempo, la qualità, il sapore e i valori nutrizionali ne risentono notevolmente e le vitamine si degradano“, ha dichiarato Massa. “Non possiamo garantire che gli astronauti avranno abbastanza cibo grazie a questa importante scoperta, ma potrebbero esserci benefici psicologici non trascurabili legati all’attività di coltivazione delle piante e e tutte quelle ad essa collegate“. Quel che è certo è che il cibo spaziale è migliorato negli ultimi anni, ma ciò non toglie che gli astronauti possano stancarsi di consumare sempre gli stessi pasti.
“Non è un mistero che gli astronauti subiscano perdite di peso anche importanti“, ha aggiunto Massa. La lattuga è stata coltivata a bordo della ISS: il sistema di produzione di questa lattuga, noto come Veggie, era costituito da unità sigillate contenenti terreno, un sistema di illuminazione a LED e uno di irrigazione. Le colture di lattuga sono cresciute normalmente prima di essere raccolte e mangiate, oppure congelate e riportate sulla Terra per analisi chimiche e biologiche. Gli astronauti hanno strofinato le foglie con salviette igienizzate prima di mangiarle: “Non vogliamo che qualcuno si ammali, ecco perché stiamo utilizzato questo sistema“.
La NASA sta ora pensando di ampliare la gamma di prodotti coltivabili a bordo della ISS, ad esempio aggiungendo altre varietà di lattuga, semi di senape e cavolo rosso entro la fine dell’anno, oltre a pomodori e peperoni. Ci vorrà più tempo prima che questi possano essere cucinati, tuttavia. “Non abbiamo un posto dove cucinare sulla Stazione Spaziale, quindi stiamo iniziando a coltivare verdure che possono essere consumate anche crude“, ha detto Massa.
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