Recentemente sono stati resi noti i primi dati disponibili relativamente agli incassi del primo trimestre del 2019 riguardanti il settore del gioco in Italia. Queste cifre tengono conto complessivamente degli introiti derivanti dai casinò reali e dai casinò online. La notizia è che nonostante a dominare la scena siano gli online casinò, anche le case da gioco terrestri fanno finalmente registrare dati positivi.
Nel mese di marzo, infatti, 2019 tutti i casinò italiani hanno fatto registrare numeri incoraggianti, una circostanza che sembra avere una diretta correlazione con la chiusura del Casinò di Campione, evento di cui hanno beneficato le altre tre grandi case da gioco italiane, ossia quelle di Sanremo, Venezia e Saint-Vincent. I dati sugli incassi sembrano fotografare bene il quadro economico italiano, considerato che essi riguardano prevalentemente un target di popolazione che dispone di buone capacità di spesa e può vantare un livello di reddito medio-alto, sebbene non vada dimenticato che non tutti i giocatori sono italiani. Non di rado, infatti, i casinò italiani accolgono turisti stranieri provenienti da tutto il mondo.
Guardando i dati, il casinò che ha dato le indicazioni maggiormente positive è il Casinò di Sanremo dove si è registrato un incremento dei profitti che si attesta quasi all’8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I maggiori incassi sono quelli ascrivibili alle slot machine: le sole macchinette hanno fruttato al casinò oltre due miliardi di euro e costituiscono da sole quasi il 10% degli incassi. Numeri importantissimi, con i quali nessun altro gioco da casinò può competere e che non ha quasi mai fatto riscontrare flessioni o battute d’arresto, com’è invece avvenuto per il Poker.
Nella classifica dei casinò italiani per incassi nel primo trimestre del 2019, il Casinò di Saint-Vincent si colloca immediatamente dopo quello ligure: a marzo 2019 gli incassi registrati hanno fatto riscontrare una crescita pari quasi all’8%. Sui numeri del Casinò di Venezia, invece, pesano alcune vertenze sindacali concernenti la rinegoziazione dei contratti con i dipendenti. Il casinò veneto non ha fatto registrare chissà quale crescita, tuttavia, resta ugualmente nella classifica con una crescita pari allo 0,22% costante. La migliore resa per il Casinò di Venezia deriva ancora una volta dalle slot, sia in termini di incassi, sia in termini di ingressi, in crescita del 7,95% e del 8,87%. A Venezia va segnalato anche il buon andamento della roulette francese, gioco che ha fatto registrate un significativo +11,7% rispetto ai dati dello scorso anno. Complessivamente bene anche il Poker cash, nonostante i lievi cali della formula tornei. I numeri migliori, tuttavia, sono quelli del BlackJack che ha fatto segnare un incremento che si attesta sul 15%.
Se i casinò reali fanno finalmente registrare dati positivi in materia di incassi, non desta alcuna sorpresa la crescita senza sosta degli online casinò a cui vengono attribuiti numeri importantissimi nel corso dell’ultimo anno e in particolare nell’ultimo trimestre. Si stima che l’aumento degli incassi sia stato dell’11,9% circa. Eppure le proiezioni erano tutt’altro che incoraggianti per via dell’entrata in vigore del Decreto Dignità, misura imposta dal governo che impone restrizioni sul gioco d’azzardo in Italia – in particolare per quanto riguarda la pubblicità. Nella realtà dei fatti, tuttavia, la normativa non è ancora effettiva al 100% e per questo il gioco digitale continua a crescere. Attualmente i segnali negativi sembrano essere stati scongiurati e i casinò online continuano a incassare milioni di euro, come testimoniato dai dati del 2018.
In sostanza possiamo affermare che il settore del gioco nel 2019 non conoscerà la parola crisi: sommando gli incassi dei casinò reali e di quelli virtuali, le entrate relative all’azzardo nel primo trimestre sono pari a 2.581 milioni di euro con un incremento del 4,1 percento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, come si può facilmente riscontrare consultando il report sulle entrate tributarie relative al primo bimestre del 2019 pubblicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
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