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Procrastinare: perché lo facciamo e come superarlo?

La procrastinazione, ovvero il rimandare continuamente compiti o attività, è un comportamento diffuso che affligge molte persone. Mentre potrebbe sembrare un fenomeno superficiale, le sue radici sono spesso più complesse di quanto si possa immaginare. La persona che procrastina di solito lo fa nonostante sappia che il compito è importante o prezioso per lui o per gli altri, e che rimandarlo potrebbe essere dannoso per lui o per gli altri.

In uno studio del 2021 alcuni ricercatori hanno scoperto che gli studenti universitari con un volume maggiore di materia grigia nella corteccia prefrontale dorsolaterale sinistra – una regione del cervello associata all’autocontrollo – erano meno inclini alla procrastinazione rispetto ai loro coetanei. Maggiore era il numero di connessioni neurali tra questa parte del cervello e le regioni frontali, migliore era la capacità degli studenti di regolare le emozioni negative, concentrandosi sui benefici a lungo termine e rispettando i compiti. Quelli con meno collegamenti tra quelle aree erano più propensi a procrastinare a scapito delle ricompense future.

 

Perché abbiamo la tendenza a procrastinare?

Una delle cause principali della procrastinazione è la paura del fallimento. Molte persone evitano di affrontare un compito perché temono di non essere all’altezza delle aspettative o di non ottenere i risultati desiderati. La paura del giudizio degli altri può alimentare questo timore, portando all’auto-sabotaggio attraverso il procrastinare. Spesso, la mancanza di chiarezza sugli obiettivi e sulle priorità può contribuire alla procrastinazione. Senza una visione chiara di cosa si vuole ottenere e senza obiettivi ben definiti, le persone possono sentirsi disorientate e tendere a procrastinare invece di affrontare la confusione.

La mancanza di motivazione è un’altra causa comune di procrastinazione. Se un compito non è percepito come significativo o gratificante, le persone tendono a procrastinare poiché non vedono un vero scopo nell’affrontarlo. Trovare modi per rendere i compiti più significativi e gratificanti può aiutare a superare questo ostacolo. L’era digitale ha portato a un aumento esponenziale delle distrazioni e dell’informazione. La costante esposizione a stimoli esterni può rendere difficile concentrarsi su compiti specifici, spingendo le persone a procrastinare. Gestire le distrazioni e creare ambienti di lavoro focalizzati possono essere passi fondamentali per superare questa forma di procrastinazione.

Alcune persone procrastinano a causa della paura del successo. Il successo può portare a nuove responsabilità, cambiamenti e aspettative più elevate, che possono essere spaventose per alcuni. Riconoscere e affrontare questa paura può essere cruciale per superare la tendenza a procrastinare quando si avvicina il successo. La gestione del tempo è una competenza cruciale per evitare la procrastinazione. Chi ha difficoltà a organizzare le proprie attività e a stabilire priorità può sentirsi sopraffatto, portando a un rimandare costante. L’apprendimento di tecniche di gestione del tempo può aiutare a creare una struttura più solida per affrontare i compiti.

Il desiderio di perfezione può essere una causa significativa di procrastinazione. Le persone che cercano costantemente la perfezione possono rimandare le azioni temendo che il risultato non sarà impeccabile. Accettare che non tutto deve essere perfetto e che l’azione è spesso più importante della perfezione può essere un passo importante per superare questo blocco. Comprendere le cause profonde di questo comportamento è il primo passo per affrontarlo. Attraverso una combinazione di auto-riflessione, strategie di gestione del tempo e la volontà di affrontare le paure sottostanti, è possibile superare la procrastinazione e migliorare la produttività personale.

Immagine di lookstudio su Freepik

Marco Inchingoli

Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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