Un nuovo studio ha portato alla luce un’antica sepoltura umana in Africa che potrebbe spiegare come gli antichi trattavano i loro morti e i comportamenti sociali dell’Homo Sapiens. La scoperta offre informazioni di 78.000 anni fa; porta alla luce un bambino di circa 3 anni, che sembrava essere stato adagiato con cura in una fossa scavata e ricoperto con sedimenti raccolti dal pavimento della caverna.
La disposizione dei frammenti ossei indica che il corpo era posizionato su un fianco, con le gambe verso il petto. Queste caratteristiche e le prove del fatto che il corpicino è stato subito coperto portano a pensare che la sepoltura era intenzionale. Finora le ricerche sul comportamento umano moderno in Africa si sono concentrate sull’età della Pietra, ma le tracce di sepoltura simili a questa ritrovata sono scarse in questa regione.
Dalle ossa rimaste i ricercatori hanno avuto conferma che si trattasse di un Homo Sapiens. Hanno ritrovato per primo il cranio con la mandibola intatta e qualche dente da latte spuntato. Le analisi successive delle ossa e del pavimento della caverna hanno confermato che il corpo era ricoperto e sepolto poco dopo la sua morte. La posizione della testa suggerisce la presenza di un supporto, un cuscino, segno che la comunità a cui apparteneva il bambino stesse eseguendo un rito funerario.
Sebbene non vi siano segni di offerte o ocra, entrambi comuni nei luoghi di sepoltura più recenti, il trattamento riservato al bambino suggerisce un rituale complesso che probabilmente ha richiesto la partecipazione di molti membri della comunità. Questa prova evidenzia la differenza dei comportamenti mortuari in Africa da quelli dei Neanderthal e dei primi umani in Eurasia.
Oltre a fornire informazioni sull’evoluzione degli esseri umani in Africa, lo studio evidenzia la diversità regionale nell’evoluzione della nostra specie. L’inumazione è una pratica condivisa tra Sapiens e Neanderthal. Questa scoperta potrebbe aiutare a capire i flussi migratori dei Sapiens in Africa e fuori.
Foto di Fernando Fueyo via ANSA
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