Qualità dell’aria: quanto è davvero sicura l’aria che respiriamo ogni giorno?

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L’aria è il primo elemento con cui entriamo in contatto fin dalla nascita. Respiriamo circa 20.000 volte al giorno, spesso senza pensare alla qualità di ciò che immettiamo nei nostri polmoni. Eppure, proprio l’aria – invisibile, silenziosa, onnipresente – può essere uno dei fattori più sottovalutati quando si parla di salute pubblica.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’inquinamento atmosferico è responsabile di circa 7 milioni di morti premature ogni anno. Un dato allarmante che coinvolge tanto i Paesi industrializzati quanto quelli in via di sviluppo. Polveri sottili (PM10 e PM2.5), biossido di azoto, ozono troposferico e altri inquinanti invisibili sono presenti nell’aria delle nostre città ben oltre i limiti raccomandati.

Quanto è pericolosa l’aria che respiriamo? Ecco cosa dicono gli esperti

I rischi per la salute sono molteplici: malattie respiratorie croniche, asma, patologie cardiovascolari e persino effetti neurologici sono stati correlati all’esposizione prolungata all’inquinamento atmosferico. Bambini, anziani e persone con patologie pregresse risultano particolarmente vulnerabili. Ma nemmeno i soggetti sani sono immuni agli effetti a lungo termine.

Non bisogna però pensare che il problema riguardi solo le grandi metropoli. Anche in ambienti rurali o in casa, la qualità dell’aria può essere compromessa da combustioni domestiche, emissioni agricole, prodotti chimici, umidità e scarsa ventilazione. L’inquinamento indoor è una minaccia spesso trascurata, ma altrettanto significativa.

Negli ultimi anni, la sensibilizzazione sul tema è cresciuta. Sensori domestici, app per monitorare la qualità dell’aria e normative più severe stanno contribuendo a rendere il problema più visibile. Tuttavia, le azioni individuali – come limitare l’uso dell’auto, scegliere mezzi sostenibili o ventilare correttamente gli ambienti – restano fondamentali per ridurre l’esposizione quotidiana.

Anche il cambiamento climatico gioca un ruolo chiave

A livello politico, molte città stanno investendo in zone a basse emissioni, verde urbano e mobilità sostenibile. Ma i cambiamenti strutturali richiedono tempo, volontà e cooperazione internazionale, poiché l’aria – a differenza di molti altri fattori ambientali – non conosce confini.

Anche il cambiamento climatico gioca un ruolo chiave. Ondate di calore, incendi boschivi e desertificazione contribuiscono ad alterare la composizione dell’aria e ad aumentare le concentrazioni di particolato e ozono. La sfida climatica, dunque, è strettamente legata alla qualità dell’aria che respiriamo ogni giorno.

In definitiva, l’aria può essere nostra alleata o nostra nemica. Dipende da noi – come individui, comunità e istituzioni – renderla più sicura, più pulita e più vivibile. Perché respirare è un gesto automatico, ma garantire aria sana è una scelta consapevole.

Foto di Vlad Kutepov su Unsplash

Annalisa Tellini
Annalisa Tellini
Musicista affermata e appassionata di scrittura Annalisa nasce a Colleferro. Tuttofare non si tira indietro dalle sfide e si cimenta in qualsiasi cosa. Corista, wedding planner, scrittrice e disegnatrice sono solo alcune delle attività. Dopo un inizio su una rivista online di gossip Annalisa diventa anche giornalista e intraprende la carriera affidandosi alla testata FocusTech per cui attualmente scrive

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